Ticket, code alla Asl L'Aquila: malori, proteste e polizia/ Foto
Un’altra giornata di caos a Collemaggio per l’esenzione del ticket. Pensionati in fila per ore, devono intervenire gli agenti
L’AQUILA. Solo un paio di sportelli aperti per un numero infinito di utenti in fila per il rinnovo dell’esenzione ticket. Ma ieri al Cup di Collemaggio, dopo i malori e le proteste, è arrivata anche la polizia con gli agenti «costretti» a restare lì a lungo per frenare la rabbia dei cittadini, in gran parte anziani. Una bolgia, che si ripete da giorni, aggravata ieri anche dalla presenza di oltre cento utenti che lunedì erano stati invitati, a causa del blocco dei terminali, ad andare via e a ripresentarsi 24 ore dopo. Il tutto con la promessa di avere la precedenza, mostrando il biglietto preso il giorno prima, su tutti gli altri. Cosicché ieri mattina, prima ancora dell’apertura degli sportelli, davanti alla sede Asl di Collemaggio c’erano già tantissime persone in coda. La sala si è riempita subito e molti sono stati costretti ad attendere il loro turno in piedi. Qualcuno ha protestato contro la precedenza assegnata agli utenti arrivati già muniti di biglietto. Una donna ha avuto un malore, forse riconducibile alla mancanza di aria nella sala d’attesa troppo piccola per contenere tutte quelle persone. Una situazione incandescente, tanto da spingere alcuni anziani – inviperiti nei confronti della Asl per la mancata attivazione di altri sportelli – a sollecitare l’intervento degli agenti di polizia, due dei quali sono rimasti lì a lungo per controllare la situazione, tornata lentamente alla normalità. Ed è toccato a loro anche il compito, snobbato dall’Asl, di dare informazioni ai cittadini-utenti.
Una situazione ormai insopportabile, tanto più che molte Regioni – così come hanno spiegato nei giorni scorsi anche i sindacati – hanno previsto il rinnovo automatico dell’esenzione per tutti gli utenti che, rispetto all’anno precedente, non hanno avuto alcuna variazione di reddito e che dunque hanno diritto a non pagare il ticket per le prestazioni sanitarie. Intanto, la direzione della Asl – che ha disposto a partire da oggi l’attivazione di altri due sportelli – afferma «che il termine del 30 aprile, indicato per il rinnovo dell’esenzione, non è perentorio. La richiesta potrà essere presentata anche tra un mese senza per questo perdere il diritto all’esenzione». Il tutto rinviando, però, ai medici di base la responsabilità di «riportare» sulla ricetta l’esenzione «che, in assenza del tesserino rinnovato, va accertata attraverso il collegamento on line al portale nazionale».
«L’Asl», sostengono, invece, gli utenti, «deve potenziare il servizio. Le cose vanno sempre peggio e a farne le spese sono le categorie più deboli».
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