Titolare storica officina muore cadendo dalla scala: era al lavoro
Rocco D’Ascanio aveva 68 anni ed era titolare di una storica officina. Riparava i danni provocati da un recente incendio. L’incidente è avvenuto nella mattinata di mercoledì
AVEZZANO. Rocco D’Ascanio, 68enne titolare della storica carrozzeria di via Ferrante Aporti (traversa di via Pertini), ad Avezzano, ha perso la vita in seguito alla caduta da una scala mentre si trovava all’interno della sua officina. Ha colpito violentemente la nuca su alcuni attrezzi lasciati sul pavimento, riportando un grave trauma cranico che gli è stato fatale. L’incidente è avvenuto nella mattinata di mercoledì. Secondo quanto ricostruito da chi lo ha soccorso, l’uomo era impegnato a ricoprire con un grosso telo alcune componenti di carrozzeria. Alcuni giorni fa i locali erano stati interessati da un incendio. Per questo era salito su una scala. All’improvviso ha perso l’equilibrio ed è caduto senza riuscire a riparare la testa. Ha subito cominciato a perdere sangue in maniera vistosa. Un fornitore di Sora è stato il primo a notare il ferito e a dare l’allarme, chiamando un collega vicino d’officina. Al su arrivo l’uomo era dolorante ma vigile. Ha subito compreso la serietà della ferita riportata e ritenuto di chiedere aiuto al 118. I sanitari, sopraggiunti poco dopo, lo hanno medicato e trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Avezzano, dove è arrivato in stato di coscienza. Dopo una prima consulenza telematica, si è ritenuto di trasferirlo al San Salvatore dell’Aquila per essere sottoposto a cure specifiche. Ma in attesa dei tempi tecnici per il trasporto, le condizioni dell’uomo sono improvvisamente degenerate, fino al sopraggiungere del coma. A quel punto è stato intubato ed elitrasporto nel presidio del capoluogo. Qui è stato sottoposto a intervento chirurgico urgente, durato diverse ore, fino alle 20 circa di mercoledì. Dopo una nottata di apprensione Rocco D’Ascanio è deceduto nella prima mattinata di ieri. Sgomenta la comunità avezzanese e l’intera Marsica. Rocco era un lavoratore instancabile, che da decenni gestiva la sua carrozzeria, divenuta un’attività storica sul territorio. Non si è mai sposato, ma da anni aveva una compagna. Originario di Luco, era da tempo residente ad Avezzano, in un’abitazione in via Magenta. Solo pochi mesi fa aveva subito un lutto importante, con la perdita del fratello. Chi lo conosceva lo descrive come «un uomo di grande cuore, un altruista, un generoso». Una personalità affaccendata, dedita al lavoro e agli affetti più cari. Amava fare lunghe passeggiate all’aria aperta. In particolare si avventurava lungo i canali del Fucino. Era sensibile alla causa dell’inquinamento, tanto che era solito ricercare la presenza di discariche abusive per consentirne la rimozione. E poi amava gli animali. Tutti, indistintamente. Sull’incidente indaga il personale del reparto di medicina del lavorio della Asl 1, intervenuto per i rilievi. La Procura non ha ritenuto necessario di procedere all’autopsia. Ieri la salma è stata riconsegnata alla famiglia.
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