Tvuno, Peretti fa appello ai politici locali

22 Giugno 2014

L’AQUILA. Da Piero Peretti segretario regionale Ugl riceviamo: «L’operato svolto, anche in momenti difficilissimi, da Tvuno nei confronti della comunità dovrebbe essere patrimonio da preservare da...

L’AQUILA. Da Piero Peretti segretario regionale Ugl riceviamo: «L’operato svolto, anche in momenti difficilissimi, da Tvuno nei confronti della comunità dovrebbe essere patrimonio da preservare da parte di tutti gli aquilani. Da giovedì l’intera redazione è in sciopero perché dei bravi professionisti, che hanno offerto un servizio essenziale in questi difficili anni, sono stati costretti a “gettare la spugna” visto che non vengono retribuiti da mesi e che le condizioni lavorative erano divenute insostenibili. Basti pensare che negli ultimi tempi, a causa della rottura di una stampante, le notizie per i notiziari venivano ricopiate a mano! Se è comprensibile la difficoltà economica che attanaglia una emittente locale, cosa purtroppo diffusa nel panorama nazionale, non è spiegabile l’assoluto silenzio da parte di coloro che, soprattutto negli ultimi anni, hanno utilizzato questa emittente per “mungere” consensi elettorali. Fermo restando la nostra condanna nei confronti dell’editore, ci chiediamo dove siano ora quegli esponenti politici che hanno utilizzato questa emittente dalla mattina alla sera per i propri spot propagandistici. Prima di pensare alla realizzazione di improbabili scali aeroportuali o altre fantasticherie del genere, sarebbe opportuno pensare di salvare il salvabile per questa città. Chiediamo, quindi, alla senatrice Stefania Pezzopane, al neoassessore regionale Giovanni Lolli, al neoconsigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e al sindaco Massimo Cialente di aiutarci a trovare una soluzione che, oltre a garantire il riconoscimento delle legittime spettanze per i lavoratori, porti alla salvezza di Tvuno che è un bene a cui gli aquilani non vogliono rinunciare. Non dispiacerebbe se anche gli altri sindacati e tutte quelle associazioni che hanno beneficiato dell’esistenza di Tvuno battessero un colpo».