Un villaggio prefabbricato

La Cariverona finanzia la realizzazione di 50 case.

L’AQUILA. Dopo le casette di legno, arrivano i prefabbricati in muratura. Grazie a una donazione, un intero villaggio di 50 case antisismiche saranno destinate ai terremotati della frazione di Roio. Il villaggio sorgerà nel piccolo abitato di Santa Rufina. E’ stata la Fondazione Cariverona (Cassa di risparmio di Verona) ha finanziato l’operazione, con il contributo dell’amministrazione comunale di Verona e delle associazioni di categoria della zona. I primi dodici alloggi, abitazioni a pianta quadrata con due camere, cucina salotto, bagno e riscaldamento a pavimento, saranno pronte entro la fine di settembre. La località scelta è quella di Santa Rufina, dove per mesi ha operato nel campo della protezione civile, una delegazione veronese. Di qui l’idea di fornire un contributo concreto, un segno di solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto.

Il villaggio di Santa Rufina sarà realizzato con prefabbricati in muratura, di 60 metri quadrati, antisismici e dotati delle tecnologie ad alto risparmio energetico. L’impianto a pavimento garantirà il calore necessario in inverno e una temperatura costante, tra i 20 e i 22 gradi, nel periodo estivo. La realizzazione delle casette - ognuna del costo di 60mila euro - è affidata alla società abruzzese Silcep. «Con questa iniziativa», ha commentato il sindaco di Verona, Flavio Tosi «che dimostra le sensibilità e la generosità dei veronesi, abbiamo voluto dare un segno di solidarietà concreta verso gli aquilani compiti dalla tragedia del terremoto. Grazie al contributo della Fondazione Cariverona, che ha sposato l’iniziativa, delle istituzioni cittadine, di associazioni locali e privati cittadini, molte famiglie aquilane costrette a vivere nelle tendopoli potranno presto avere una casa confortevole e sicura».

Le 50 casette antisismiche verranno costruire grazie all’iniziativa «Verona per l’Abruzzo: Stabili per la vita», promossa dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) di Verona, con il patrocinio del Comune. La costruzione delle prime dodici case, già finanziate, è prevista entro il mese di settembre, ma l’obiettivo della Cariverona, di concerto con l’amministrazione comunale, è quello di realizzare almeno 50 alloggi «che potrebbero aumentare», ha sottolineato Tosi «in base alle donazioni che arriveranno all’associazione Verona per l’Abruzzo». Il Comune di Verona, che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per la raccolta dei fondi da destinare all’Abruzzo, attiverà anche un conto corrente a disposizione dei cittadini che vogliono aderire al progetto del Comitato.

Sulla scelta della localizzazione del villaggio è già sorta qualche polemica. In particolare, lamentele arrivano da Berardino Paoletti «per l’esproprio di un appezzamento di terreno di 3500 metri quadrati: un terreno agricolo con una ristretta e complicata morfologia. Di fatto l’esproprio», dice Paoletti «sottrae alla mia famiglia quasi tutto il terreno di proprietà. Non comprendo il motivo per cui il Comune, pur avendo a disposizione diverse aree demaniali, sottragga terre ai privati. Ogni mia richiesta di chiarimento alla Protezione civile è stata ignorata». Paoletti conclude: «Il sacrificio che mi viene richiesto è davvero troppo ingente, in quanto il terreno in oggetto è l’unico dove in futuro potrei ricostruire la nostra casa, classificata E».