Ventimila sfollati negli alberghi e in affitto
Consegna delle case più rapida: la convenzione con gli hotel costa 500mila euro al giorno.
L’AQUILA. Chiuse le tendopoli, sono 20mila gli aquilani sfollati e in attesa di una sistemazione più o meno definitiva nella propria città. Di questi 11.185 sono ospiti negli alberghi (in gran parte nel Teramano e nella provincia dell’Aquila), 7.292 hanno scelto l’autonoma sistemazione, ovvero ricevono il contributo per pagare l’affitto in case private, e 1.550 hanno trovato alloggio in caserma.
Non rientrano in queste cifre i circa 7mila aquilani che vivono negli appartamenti antisismici del Progetto Case e i 712 cittadini delle frazioni e dei piccoli Comuni che vivono nei moduli abitativi provvisori, i cosiddetti Map o casette di legno.
La Protezione civile nazionale, prima della scadenza del suo mandato fissata al 31 dicembre, consegnerà a tambur battente gli appartamenti del Progetto Case in fase di completamento nelle aree di Paganica Sud, Sassa, Pagliare di Sassa, Sant’Antonio, Sant’Elia 2 e Tempera alle famiglie sfollate sulla costa, nella speranza di portare sotto la cifra di 18mila il numero della popolazione assistita. Disastrosamente bassa la stima del numero degli sfollati che, in prospettiva, rientrerà nelle case B e C ancora in fase di ristrutturazione: forse un migliaio nei prossimi due mesi. Sui ritardi della ricostruzione pesa, a otto mesi dal sisma, anche il ritardo dello smaltimento delle macerie e della messa in sicurezza degli edifici pericolanti vicini a quelli agibili.
L’altro impegno importante riguarda il rinnovo della convenzione con le associazioni degli albergatori: una convenzione ultramilionaria già rinnovata il 1º ottobre e che prevede, fino al 31 dicembre, un pagamento pro-capite che va dai 30 euro (per chi usa soltanto il posto letto) ai 64 euro al giorno (per chi utilizza la pensione completa). Astronomiche le cifre che si spendono per l’assistenza: più di 500 mila euro al giorno per assistere gli sfollati negli alberghi, circa 30 mila euro al giorno per dare il contributo a chi ha scelto l’autonoma sistemazione (affitto in casa privata). Quello dell’autonoma sistemazione è un contributo che va dai 200 euro mensili per i singoli a un massimo di 800 euro mensili se il nucleo familiare è composto da 4 persone più un disabile, o un anziano non autosufficiente.
Alla data del 1º dicembre la Protezione civile ha erogato alla Regione Abruzzo circa 130 milioni di euro per il pagamento degli alberghi e 93 milioni di euro ai Comuni del cratere per il contributo dell’autonoma sistemazione.
«Agli alberghi abbiamo pagato interamente i mesi di aprile e di maggio», spiega Altero Leone, responsabile amministrativo della Protezione civile regionale «mentre abbiamo anticipato il 50 per cento dei mesi di giugno, luglio e agosto. L’altro 50 per cento verrà versato non appena la guardia di finanza concluderà i controlli amministrativi e ci darà il via libera». La guardia di finanza, su richiesta del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha il compito di verificare la congruità dei servizi con le tariffe pagate. «Per i mesi di settembre e ottobre», conclude Leone «si è deciso però di anticipare agli alberghi il 75 per cento delle somme dovute, e il rimanente 25 per cento dopo gli accertamenti della Finanza».
Non rientrano in queste cifre i circa 7mila aquilani che vivono negli appartamenti antisismici del Progetto Case e i 712 cittadini delle frazioni e dei piccoli Comuni che vivono nei moduli abitativi provvisori, i cosiddetti Map o casette di legno.
La Protezione civile nazionale, prima della scadenza del suo mandato fissata al 31 dicembre, consegnerà a tambur battente gli appartamenti del Progetto Case in fase di completamento nelle aree di Paganica Sud, Sassa, Pagliare di Sassa, Sant’Antonio, Sant’Elia 2 e Tempera alle famiglie sfollate sulla costa, nella speranza di portare sotto la cifra di 18mila il numero della popolazione assistita. Disastrosamente bassa la stima del numero degli sfollati che, in prospettiva, rientrerà nelle case B e C ancora in fase di ristrutturazione: forse un migliaio nei prossimi due mesi. Sui ritardi della ricostruzione pesa, a otto mesi dal sisma, anche il ritardo dello smaltimento delle macerie e della messa in sicurezza degli edifici pericolanti vicini a quelli agibili.
L’altro impegno importante riguarda il rinnovo della convenzione con le associazioni degli albergatori: una convenzione ultramilionaria già rinnovata il 1º ottobre e che prevede, fino al 31 dicembre, un pagamento pro-capite che va dai 30 euro (per chi usa soltanto il posto letto) ai 64 euro al giorno (per chi utilizza la pensione completa). Astronomiche le cifre che si spendono per l’assistenza: più di 500 mila euro al giorno per assistere gli sfollati negli alberghi, circa 30 mila euro al giorno per dare il contributo a chi ha scelto l’autonoma sistemazione (affitto in casa privata). Quello dell’autonoma sistemazione è un contributo che va dai 200 euro mensili per i singoli a un massimo di 800 euro mensili se il nucleo familiare è composto da 4 persone più un disabile, o un anziano non autosufficiente.
Alla data del 1º dicembre la Protezione civile ha erogato alla Regione Abruzzo circa 130 milioni di euro per il pagamento degli alberghi e 93 milioni di euro ai Comuni del cratere per il contributo dell’autonoma sistemazione.
«Agli alberghi abbiamo pagato interamente i mesi di aprile e di maggio», spiega Altero Leone, responsabile amministrativo della Protezione civile regionale «mentre abbiamo anticipato il 50 per cento dei mesi di giugno, luglio e agosto. L’altro 50 per cento verrà versato non appena la guardia di finanza concluderà i controlli amministrativi e ci darà il via libera». La guardia di finanza, su richiesta del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha il compito di verificare la congruità dei servizi con le tariffe pagate. «Per i mesi di settembre e ottobre», conclude Leone «si è deciso però di anticipare agli alberghi il 75 per cento delle somme dovute, e il rimanente 25 per cento dopo gli accertamenti della Finanza».