Via libera al recupero di palazzo Sardi: previsti 800mila euro
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Lo storico edificio era stato danneggiato dal sisma del 2009 Gentile: la Comunità montana lascerà un gioiello alla città
SULMONA. Palazzo Sardi, uno degli edifici più prestigiosi della città e sede storica della Comunità montana Peligna tornerà al suo antico splendore. Lo ha affermato con grande soddisfazione ieri, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta proprio nella sala convegni dell’immobile, il commissario liquidatore della Comunità montana peligna, Eustachio Gentile annunciando lo stanziamento da parte dello Stato di 800 mila euro per il restauro e il consolidamento dello storico palazzo gentilizio. Con Gentile hanno illustrato il progetto la responsabile del procedimento, l’architetto Maria Rosaria Greco e i progettisti Nicola Guerra e Antonio Bolino, anche loro architetti. Il palazzo ha riportato gravi danni dal terremoto del 2009, con alcuni locali dichiarato inagibili. «Con questa iniziativa vogliamo lasciare alla città e all’Abruzzo intero un gioiello, che è parte importante della storia di Sulmona e dell’intero comprensorio», ha spiegato Gentile. «L’auspicio è che i lavori vengano eseguiti a regola d’arte». La richiesta di consolidamento e restauro di palazzo Sardi che, con lo scioglimento della Comunità montana passerà nelle mani della Regione, era partita nel 2012 e nel 2018 il progetto era stato ammesso a finanziamento dopo il bando Cipe del 2016. Ma solo nei giorni scorsi è arrivato il via libera definitivo dalla Soprintendenza. Un placet, quello della Soprintendenza, atteso a lungo, nel passaggio tra progetto definitivo ed esecutivo, come precisato dal commissario Gentile e dai progettisti. Una lunga attesa come quella che riguarda il restauro della storica sede di piazza XX Settembre del Liceo Ovidio che da 11 anni, nonostante sia disponibile il finanziamento, attende il sì definitivo dalla Soprintendenza che continua a sollevare richieste che ostacolano di fatto l’avvio dei lavori. Tutto questo mentre la facciata dello storico edificio scolastico continua a cadere a pezzi. «Nella burocrazia esistono ancora nicchie dove c’è chi esercita un potere eccessivo», ha tenuto a rimarcare lo stesso Gentile. I lavori a palazzo Sardi dovevano iniziare un anno fa, in quanto la Comunità montana dal 2019 non ha più dipendenti. «Per non perdere il finanziamento abbiamo fatto ricorso a una convenzione con il responsabile del procedimento, l’architetto Greco, che lavora alle dipendenze della Provincia di Chieti» ha spiegato Gentile. Così abbiamo salvato il finanziamento che altrimenti sarebbe andato perso per i soliti cavilli burocratici. Ora la pratica è stata depositata all’Usrc di Fossa a cui spetta l’ultimo nulla osta per dare il via alla gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. (c.l.)
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