Zona nord, ecco il regno dei rifiuti e del degrado

I commercianti: «C’è anche tanta gente ubriaca, servono maggiori controlli Mancano persino i cestini, il Comune è stato sollecitato più volte a intervenire»

AVEZZANO. Rifiuti lasciati ai bordi delle strade, uomini che si ubriacano e che spaccano a terra bottiglie, cattivo odore e degrado. Si presenta così un’area della zona nord della città, quella compresa tra il piazzale in cui è nata la galleria Kennedy, fino al piazzale antistante la galleria Saila. Mentre da un accordo con il Comune, i costruttori a cui sono state concesse le aree per edificare avrebbero dovuto apportare migliorie e una generale riqualificazione dell’area, compresa anche un’area giochi per i bambini, in effetti la zona si presenta tutt’altro che curata. «Ho personalmente sollecitato più volte la Tekneko», dice Alessia Zazzara, titolare dell’asilo nido “Mondo a colori” che si trova nella galleria Saila, «vengono spesso a pulire, nonostante si tratti di aree private. Il problema però è che dopo poche ore si è punto e a capo». Spesso, infatti, approfittando degli angoli più nascosti e degli scarsi controlli, ci sono persone che bivaccano mangiando, bevendo oppure dormendo per strada. «Anche per rispetto dei clienti», puntualizzano Vincenzo e Valentino Pelino, titolari di un negozio di elettrodomestici, «c’è bisogno di più pulizia e di più controlli». A rischio sicurezza è poi l’area a ridosso del tunnel che passa sotto la stazione ferroviaria. Da sempre punto di congiunzione tra la parte nord e quella sud di Avezzano. Molto frequentata dagli studenti di tutta la Marsica che da piazzale Kennedy, punto di arrivo dei bus, raggiungono tutti gli istituti della città. Soprattutto di sera, il sottopasso viene assediato da bulli e spacciatori, che intimoriscono i passanti. «Durante il giorno», interviene Agostino Scipioni, referente locale della Edison, «siamo ormai abituati a vedere atti di bullismo e tafferugli. A ridosso del muro che delimita la stazione c’è immondizia ovunque da giorni». Grosso problema la sporcizia, ma nonostante le sollecitazioni anche all’assessore all’Ambiente, Roberto Verdecchia, nella zona non ci sono cestini. «C'è bisogno di operatori di strada», commenta Benedetta Cerasani, presidente dell’associazione di promozione sociale “I Girasoli”, «persone che scendano tra i giovani che trascorrono intere giornate per strada, rendendosi protagonisti di episodi di microcriminalità».

Magda Tirabassi

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