La seggiovia di Scanno lascia a piedi i turisti

Impianto spento per tutta l'estate. La società Sacmif: «Ignorata la nostra richiesta di gestione»
SCANNO. La seggiovia di Collerotondo ha lasciato i turisti a piedi. L'estate è ormai alla fine e Scanno ha atteso invano quanto prospettato dall'amministrazione comunale con una delibera di affidamento della gestione dell'impianto all'Assifer. Vana anche la proposta di gestione della società Sacmif. Adesso, dopo un'estate di attese, è il tempo delle polemiche. L'estate sta finendo, infatti, e la seggiovia di Collerotondo non s'è mossa. La seggiovia ferma muove le polemiche sul futuro dell'impianto. Sulla vicenda, la Sacmif, ex società che ha gestito il bacino sciistico di Collerotondo, in una nota indirizzata al Comune lo scorso 17 luglio, aveva dato la propria disponibilità a gestire la seggiovia: «Siamo venuti a conoscenza che la vostra gara per la concessione della gestione degli impianti scioviari di Collerotondo, scaduto il 14 giungo, è andata deserta. Nel caso in cui fosse vostra intenzione procedere con una successiva trattativa o altra forma di affidamento, la scrivente è disponibile a valutare tale opportunità, ritendendo di avere i requisiti idonei alla corretta gestione sia estiva che invernale dei suddetti impianti». Luca Lallini, amministratore della Sacmif, aggiunge: «Il Comune non ci ha neppure contattati. Dopo la gara andata deserta il 17 luglio è uscita una delibera di giunta in cui si affidava la gestione dell'impianto scioviario all'attuale gestore. In tutto ciò però, la seggiovia non è stata aperta e per tutta l'estate non ha funzionato e chi lo sa se funzionerà per l'inverno. Forse è un argomento che non interessa i tanti operatori turistici di Scanno?». Il sindaco di Scanno, Patrizio Giammarco, replica alle polemiche. «La nota della Sacmif è giunta in piena estate quando i contatti con l'Assifer erano già definiti». L'impianto di Collerotondo, però, dopo gli entusiasmi scannessi dell'inverno scorso, rinvigoriti anche dalla presenza dell'area faunistica del cervo, è rimasto chiuso. «Sono sopravvenute motivazioni impreviste e imprevedibili che hanno costretto il gestore Assifer a revocare la proposta», precisa il primo cittadino di Scanno. La ricerca di una soluzione a tutta la vicenda, secondo il sindaco, è stata rallentata dal periodo estivo che ha reso «difficili i contatti con la società Assifer e il suo ufficio legale. Come Comune stiamo valutando anche come poterci rivalere su questo stato di fatto». Gli impianti di risalita finiscono quindi al centro di nuove, aspre polemiche. L'anno scorso gli impianti erano tornati in funzione dopo anni di intoppi. Gli stessi che si sono ripresentati in questa stagione e che non fanno bene all'immagine di una delle più suggestive località turistiche d'Abruzzo.
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