Allarme per mare e fiume a Pescara: colibatteri ancora alle stelle

Superati i limiti anche nelle ultime analisi Arta, il caso più grave in via Balilla La Capitaneria di porto scopre 50 scarichi abusivi e li segnala alla procura

PESCARA. Mare e fiume sono ancora fortemente inquinati. Le ultime analisi, condotte dall’Arta sui prelievi d’acqua effettuati il 13 gennaio scorso, confermano una situazione allarmante. I colibatteri, nonostante siano scesi rispetto ai precedenti controlli di fine dicembre, sono sempre ben al di sopra del tetto massimo consentito dalla legge per la sicurezza della popolazione.

Il caso più grave è lo specchio d’acqua antistante via Balilla, dove si sono registrati valori quasi tre volte superiori ai limiti. Insomma, le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi da balneatori e commercianti per le condizioni del mare appaiono fondate.

Ancora più drammatico lo stato di salute del fiume, dove l’inquinamento è quasi da record. Il comandante della Direzione marittima Enrico Moretti è convinto che la causa di questo forte inquinamento sia da ricercarsi negli scarichi abusivi e in proposito ha rivelato che la Capitaneria è riuscita ad intercettarne una cinquantina lungo l’asta fluviale.

Il mare. A quattro mesi dall’avvio della nuova stagione balneare, i dati del mare e del fiume Pescara continuano ad essere fortemente negativi. Nei prelievi effettuati il 13 gennaio, sono emerse ben 1.314 unità per cento millilitri d’acqua di escherichia coli, contro il limite da non superare di 500. Invece gli enterococchi, altro inquinante che indica la presenza di acqua di fogna, sono risultati al di sotto del tetto consentito, ossia 100 unità per cento millilitri, contro il limite di legge di 200.

Nelle precedenti analisi condotte su prelievi effettuati lo scorso 28 dicembre erano emersi valori ancora più alti: 5.475 unità di escherichia coli e 1.000 di enterococchi.

In compenso, appare migliorata la situazione all’altezza di via Mazzini. In quel punto sono state rilevate 148 unità di escherichia coli e 15 di enterococchi. Ancora meglio all’altezza del teatro D’Annunzio: 9 unità di escherichia coli e solo 2 di enterococchi.

Il fiume. Decisamente più preoccupanti le condizioni del fiume Pescara, dove i livelli di inquinamento sono elevatissimi. A 100 metri a monte dello scarico del depuratore, ossia nel punto di ingresso del fiume in città, sono state scoperte 11.000 unità di escherichia coli e 2.500 di enterococchi. Nelle analisi precedenti erano state segnalate ben 23.000 unità di escherichia coli e 3.700 di enterococchi.

Ancora più alti i valori nel secondo punto di prelievo, cioè a 100 metri a valle del ponte del Mare, praticamente alla foce del fiume. Le analisi hanno indicato 13.000 unità di escherichia coli e 1.800 di enterococchi. Nei precedenti esami di fine dicembre erano risultate, invece, 35.000 e 8.800.

I controlli della Capitaneria. La Direzione marittima, in collaborazione con la Forestale, ha avviato da tempo una ricognizione lungo l’asta fluviale per intercettare eventuali scarichi abusivi. E i risultati raggiunti sono sorprendenti. Ieri, il comandante Moretti ha rivelato che sono stati individuati cinquanta scarichi sospetti durante i controlli e questi sono stati già segnalati come notizia di reato alla procura della Repubblica.

«Il forte inquinamento dipende sicuramente dagli scarichi abusivi», ha detto il comandante, «per risolvere il problema sarà necessario collegarli al depuratore». Ma le indagini della Capitaneria non sono ancora terminate.

Riunione alla Regione. Il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha fatto presente che il prossimo 17 febbraio si terrà una riunione alla Regione proprio sul problema inquinamento del mare. Poi, ha aggiunto: «Ci aspettiamo un intervento della magistratura dopo le segnalazioni degli scarichi abusivi effettuate dalla Capitaneria. Nei prossimi giorni chiederò di essere sentito dal magistrato».

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