Avezzano, la città sceglie De Angelis per cambiare
Dopo cinque anni il superfavorito Gianni Di Pangrazio costretto a lasciare il Comune. Il vincitore: «Una svolta importante, creeremo una nuova classe dirigente»
AVEZZANO. La grande rimonta di Gabriele De Angelis si materializza nell’afosa nottata di Avezzano, autentica rarità a queste latitudini. Il sindaco Gianni Di Pangrazio, strafavorito alla vigilia visto l’ampio margine accumulato al primo turno (quasi dieci punti percentuali), deve abbandonare il Comune dopo un quinquennio, salutato dai caroselli di auto dei rivali.
Una batosta per il dirigente pubblico, 62 anni, rimontato e superato dal suo ex assessore, portato in giunta nel 2012 in qualità di tecnico esterno e andato via con un fragoroso divorzio.
Il fatto che non vi siano stati apparentamenti con gli altri quattro candidati, Nazzareno Di Matteo (Libertà è partecipazione –1,89%), Leonardo Casciere (Progetto Casciere e altre tre liste – 6,67%), Francesco Eligi (Movimento 5 Stelle – 8,06%), Stefano D’Andrea (Riconquistare Avezzano – 3,80%) ha favorito De Angelis. Molti dei voti dei quattro sfidanti si sono riversati sulla bilancia dell’ex assessore. E Di Pangrazio non ha tratto benefici dal messaggio subliminale inviato da Casciere alla vigilia del voto di ieri.
«Sarò consigliere solo in caso di vittoria di Di Pangrazio», ha fatto sapere il penalista marsicano. Un invito, dunque, a sostenere la riconferma del primo cittadino uscente. Di Pangrazio, appoggiato da ben dieci liste, tra le quali il Pd e l’Udc, al primo turno aveva conquistato 11.133 preferenze (44,60%). Il 51enne imprenditore del settore assicurativo e finanziario, sospinto da sette liste (Avezzano sostenibile, Partecipazione Popolare, Avezzano Popolare, Avezzano rinasce, Avezzano insieme, Forza Avezzano e Innovazione per Avezzano), aveva ottenuto 8.709 voti, pari al 34,89%. Numeri che non lasciavano prevedere la grande rimonta. Ogni pronostico è andato a farsi benedire.
I dati definitivi del ballottaggio sono impietosi: Di Pangrazio ha ottenuto 8.588 voti (46,16%), contro i 10.018 dello sfidante De Angelis (53,84%). I votanti sono stati 19.202 (55,66%), con un netto calo rispetto al primo turno.
L’addio di Di Pangrazio sindaco è anche la sconfitta del fratello Giuseppe, presidente del consiglio regionale. Il voto ad Avezzano ha creato tensioni pure in Regione, visto che dall’altra parte si contrapponevano l’assessore sulmonese Andrea Gerosolimo e il consigliere marsicano Maurizio Di Nicola. Una prova di forza in favore di questi ultimi.
E mentre in municipio si incontrano facce da funerale per l’inatteso ribaltone, nella vicina sede del comitato elettorale di De Angelis ci sono scene di giubilo, brindisi e lacrime.
Sorridono il parlamentare Filippo Piccone, il sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi, l’altro consigliere regionale Emilio Iampieri e i tanti che hanno accompagnato De Angelis a questa vittoria. Sorride soprattutto lui, il nuovo sindaco di Avezzano, sudato come se avesse corso una maratona. «Gli avezzanesi hanno dato un segnale straordinario», sottolinea Gabriele De Angelis, «hanno premiato questo enorme lavoro che abbiamo portato avanti, un segno di svolta importante. Devo ringraziare tutti i miei sostenitori, quei tanti ragazzi che si sono impegnati in questa coalizione straordinaria. Da subito inizieremo a lavorare per creare una nuova classe dirigente e programmare le future attività che rilanceranno la cittò di Avezzano. Avezzano ha deciso di voltare pagina. Eravamo molto fiduciosi e per noi non è stata una sorpresa, ma la rimonta percentuale è indubbiamente straordinaria».
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