Calciopoli, la rivincita di Zdenek Zeman "Il calcio non era sano, la sentenza lo dimostra"
La rivincita del boemo sul sistema calcio: "Se c'è stata una sentenza vuol dire che si è basata su qualche fatto, sicuramente non regolare, accaduto nei campionati che si sono giocati in passato. Io lo ho detto a suo tempo. A me non andava bene e ho detto quello che pensavo"
PESCARA. "La sentenza ha dimostrato che il calcio non era sano". Cala il sipario sul processo per lo scandalo Calciopoli, con il riconoscimento dell'ipotesi di associazione per delinquere, e arrivano le dichiarazioni dell'allenatore del Pescara Zdnek Zeman. Il boemo, durante la conferenza stampa di questa mattina, ha commentato la sentenza a cinque anni e quattro mesi di reclusione inflitti a Luciano Moggi: "Se c'è stata una sentenza vuol dire che si è basata su qualche fatto, sicuramente non regolare, accaduto nei campionati che si sono giocati in passato".
La sentenza del tribunale di Napoli, i cinque anni e quattro mesi all’ex direttore generale della Juventus degli ex designatori arbitrali Bergamo e Pairetto (3 anni e otto mesi e un anno e 4 mesi), dell'ex arbitro De Santis (un anno e undici mesi), di Lotito e i dei Della Valle (un anno e tre mesi), sembrano una rivincita per l'attuale allenatore del Pescara che, per primo, ha denunciato i mali del nostro calcio attaccando il sistema che poi è stato coinvolto nello scandalo calciopoli, sottolineando possibili casi di doping e condannando teppisti e prezzi folli.
"A me non andava bene e ho detto quello che pensavo, tutto qua", commenta Zeman che rifiuta il ruolo di ‘picconatore’ del mondo del calcio: "Picconate al sistema? Io ho solo detto qualcosa che non andava mentre per altri andava bene lo stesso". Forse più che un picconatore si è sentito un don Chisciotte, ma anche in questo caso il boemo rifiuta il paragone: "Non mi sono mai sentito così".
"Io faccio l' allenatore e cerco solo di migliorare i giocatori, dando qualcosa ai tifosi. È questa la mia posizione, da sempre", conclude Zeman. Quasi a ribadire quanto detto più volte in passato: "La verità è pericolosa. Una volta detta, è inopportuno rimangiarsela. Avevo ragione. Non c'era nulla da smentire".