Capo operaio morto folgorato: richiesta di processo per quattro
Sono il vice sindaco Marinelli, il dirigente Olivieri, il funzionario Basile e l’elettricista Mangifesta L’udienza preliminare è fissata al 16 ottobre. Archiviata la posizione del sindaco Luisa Russo
FRANCAVILLA. È arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per il vice sindaco di Francavilla Wiliams Marinelli, per il dirigente del III settore del Comune Roberto Olivieri, per il funzionario responsabile del servizio Lavori pubblici Maurizio Basile e per Luciano Mangifesta, elettricista del Comune e definito «esecutore materiale dell’ampliamento dell’impianto di illuminazione pubblica», formulata dal pm del tribunale di Chieti Giancarlo Ciani a conclusione delle indagini preliminari sulla morte dell’ex capo operaio del Comune di Francavilla Giancarlo Carulli, deceduto il 9 agosto 2023 dopo esser rimasto folgorato quattro giorni prima, mentre sistemava un cavo della pubblica illuminazione.
L’accusa è quella di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante di essere stato commesso in violazione di norme antinfortunistiche. Lo si apprende da un comunicato diffuso dallo Studio3A-Valore S.p.A, società che cura gli interessi della famiglia della vittima. Secondo il pm, Marinelli avrebbe «impartito l’ordine di lavorazione concernente la manutenzione della linea elettrica indicata». La stessa società poi, prosegue nella nota: «Nella sua scrupolosa inchiesta il sostituto procuratore, tra i vari provvedimenti, ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, che non ha fatto che confermare come il decesso sia stato determinato da un’insufficienza cardiorespiratoria terminale per le ustioni di terzo grado diffuse su più del cinquanta per cento del corpo conseguenza dell’azione lesiva prodotta da energia termica, nella fattispecie da calore, esito della folgorazione».
E ancora: «Ha quindi ordinato una perizia informatica sul telefono cellulare della vittima, posto sotto sequestro, per acquisirne tutti i dati, specie i Whatsapp, e stabilire chi, come e perché gli avesse ordinato il lavoro di riparazione che gli sarebbe stato fatale. Ma il pm ha soprattutto affidato una consulenza tecnica a un esperto in materia, l’ingegner Gabriele Bellizzotti, per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente che trae le sue origini da lavori effettuati dal Comune nel 2017».
Nel ricostruire l’intera vicenda, partendo dall’inizio dei lavori di ampliamento della linea elettrica fino al giorno dell’incidente, il magistrato sostiene che Carulli abbia «urtato involontariamente i cavi della media tensione rimanendo folgorato e perdendo la vita, anche per la mancata messa a disposizione del lavoratore dei dispositivi di protezione individuale per lavori elettrici». Un punto fermo importante per la moglie, le figlie e i nipoti della vittima, assistiti dall’avvocato Marco Bevilacqua, che come sottolineato dalla società che ne cura gli interessi «ora si aspettano un’assunzione di responsabilità da parte del Comune di Francavilla in sede risarcitoria ma anche una risposta forte in sede penale».
L’udienza preliminare è stata fissata dal Gip del tribunale di Chieti Andrea Di Berardino per il 16 ottobre alle ore 10. Archiviata invece la posizione del sindaco Luisa Russo, assistita dall’avvocato Augusto La Morgia.
L’accusa è quella di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante di essere stato commesso in violazione di norme antinfortunistiche. Lo si apprende da un comunicato diffuso dallo Studio3A-Valore S.p.A, società che cura gli interessi della famiglia della vittima. Secondo il pm, Marinelli avrebbe «impartito l’ordine di lavorazione concernente la manutenzione della linea elettrica indicata». La stessa società poi, prosegue nella nota: «Nella sua scrupolosa inchiesta il sostituto procuratore, tra i vari provvedimenti, ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, che non ha fatto che confermare come il decesso sia stato determinato da un’insufficienza cardiorespiratoria terminale per le ustioni di terzo grado diffuse su più del cinquanta per cento del corpo conseguenza dell’azione lesiva prodotta da energia termica, nella fattispecie da calore, esito della folgorazione».
E ancora: «Ha quindi ordinato una perizia informatica sul telefono cellulare della vittima, posto sotto sequestro, per acquisirne tutti i dati, specie i Whatsapp, e stabilire chi, come e perché gli avesse ordinato il lavoro di riparazione che gli sarebbe stato fatale. Ma il pm ha soprattutto affidato una consulenza tecnica a un esperto in materia, l’ingegner Gabriele Bellizzotti, per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente che trae le sue origini da lavori effettuati dal Comune nel 2017».
Nel ricostruire l’intera vicenda, partendo dall’inizio dei lavori di ampliamento della linea elettrica fino al giorno dell’incidente, il magistrato sostiene che Carulli abbia «urtato involontariamente i cavi della media tensione rimanendo folgorato e perdendo la vita, anche per la mancata messa a disposizione del lavoratore dei dispositivi di protezione individuale per lavori elettrici». Un punto fermo importante per la moglie, le figlie e i nipoti della vittima, assistiti dall’avvocato Marco Bevilacqua, che come sottolineato dalla società che ne cura gli interessi «ora si aspettano un’assunzione di responsabilità da parte del Comune di Francavilla in sede risarcitoria ma anche una risposta forte in sede penale».
L’udienza preliminare è stata fissata dal Gip del tribunale di Chieti Andrea Di Berardino per il 16 ottobre alle ore 10. Archiviata invece la posizione del sindaco Luisa Russo, assistita dall’avvocato Augusto La Morgia.