Città dei grattacieli, primo sì del consiglio
Passa con 19 voti la delibera di indirizzo per cancellare il limite di 25 metri di altezza
PESCARA. Tempo cinque mesi e la rivoluzione urbanistica prenderà ufficialmente il via. Le nuove regole per disciplinare gli interventi edilizi sono state approvate ieri dal consiglio comunale con 19 voti a favore e due astenuti. È il primo passo per l'annunciato sviluppo in verticale degli edifici e la cancellazione dell'attuale limite in altezza fissato a 25 metri. L'amministrazione guidata da Luigi Albore Mascia, con il sostegno dell'opposizione, ha fretta di accelerare i tempi e intende portare la delibera all'esame dell'assemblea già da dopo l'estate.
«La procedura non mira ad aumentare le costruzioni e gli indici volumetrici», ha spiegato l'assessore allo Sviluppo del territorio, Marcello Antonelli. «Piuttosto», ha proseguito Antonelli dopo il siparietto con i colleghi della maggioranza, «si mira a occupare meno terreni per recuperare gli spazi a terra, costruendo aree verdi e parcheggi pubblici».L'immagine dei banchi del centrodestra vuoti al momento della presentazione della delibera di indirizzo ha mandato su tutte le furie Antonelli che si è rifiutato di dare inizio alla discussione.
Mentre l'opposizione - in testa il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio e il suo vice Enzo Del Vecchio - puntava il dito contro «la mancanza di senso di responsabilità», l'avvio della seduta è stato ritardato di circa mezz'ora.L'episodio non ha però avuto conseguenze sull'andamento dei lavori e la delibera, modificata con 20 emendamenti, è stata approvata nel pomeriggio.Il documento poggia su tre assi: lo sviluppo della città in altezza, l'approfondimento sull'uso delle aree agricole per finalità turistiche e ricettive e lo studio per la rivisitazione del patrimonio storico e architettonico da sottoporre a tutela.
Per riscrivere le norme tecniche di attuazione del Prg serviranno 45mila euro, cifra contestata dal capogruppo Idv Adelchi Sulpizio. «Abbiamo posto qualche elemento di buonsenso in una delibera che aveva contenuti tanto generici quanto pericolosi», avverte Maurizio Acerbo, consigliere di Rifondazione, invitando a non credere alla «favoletta dei grattacieli che fanno risparmiare suolo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA