Comune, via alle iscrizioni delle coppie non sposate

8 Settembre 2015

Aperto uno sportello all’Anagrafe per regolarizzare gratis le unioni civili Già due le richieste agli uffici, tutte provenienti da conviventi omosessuali

PESCARA. Da ieri le coppie non sposate, residenti a Pescara, etero od omosessuali, possono iscriversi se lo vogliono all’Anagrafe come unioni civili. Il Registro, atteso da otto anni, da quando cioè l’allora consiglio comunale approvò l’apposito regolamento, cui non è stato dato mai seguito, è diventato realtà. L’iscrizione, che non prevede alcun costo, consente alle coppie di fatto di essere finalmente equiparate, dal punto di vista dei diritti e dei servizi offerti dal Comune, a quelle sposate. Tutto questo in attesa di una legge nazionale, ora una bozza è all’esame del Parlamento, che organizzi ancora meglio la materia.

«Un passo, quello dell’iscrizione», ha detto ieri il sindaco Marco Alessandrini, «che vale a favorire l’integrazione nel contesto sociale e ad eliminare le discriminazioni. In attesa che il Parlamento legiferi in materia, Pescara, come tantissimi altri Comuni d’Italia, fa un passo avanti e si prepara al giorno in cui ciò accadrà». Nei giorni scorsi, già due coppie omosessuali si sono rivolte al Comune per chiedere informazioni sulle procedure avviate ieri.

Per iscriversi al Registro, ha spiegato l’assessore all’anagrafe Laura Di Pietro, «non c’è bisogno di prenotarsi. Si devono compilare dei moduli, previa registrazione, se non è stato già fatto, della coppia come famiglia anagrafica. Il tutto a costo zero».

Lo sportello, al piano terra dell’ufficio Anagrafe di piazza Duca D’Aosta, è stato già allestito.

Le coppie possono presentarsi lì, compilare l’apposito modulo e iscriversi così gratuitamente al Registro delle unioni civili.

Chi si iscrive avrà diritto ad accudire il proprio partner nelle case di cura e negli ospedali, perché verrà equiparato al parente prossimo. Inoltre, le coppie non sposate avranno gli stessi diritti di quelle unite in matrimonio per l’assegnazione delle case popolari e per eventuali sconti sulle imposte locali.

«È stato fatto un lavoro significativo, perché ci sono voluti quattro consigli comunali per approvare il Registro», ha fatto presente la consigliera di Sel Daniela Santroni, prima firmataria dell’apposito regolamento, «abbiamo approvato qualcosa che era già un diritto, perché molti punti inseriti nel testo sulle unioni civili sono già stabilite dalla leggi, ma la gente purtroppo non lo sa».

Prossimamente, sarà anche possibile ricevere pubblicamente l’attestato di unione civile con una piccola cerimonia nella sala giunta del Comune.

Dal Registro ci si può cancellare per il cessare della coabitazione o della residenza, oppure nel caso del venire meno dei rapporti affettivi di una o di entrambi i partner.

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