PESCARA
Concorso truccato Arta, il pm chiede 4 condanne e due assoluzioni
Requisitoria al processo sulla gara di affidamento del servizio di patrocinio legale e sulla selezione per un posto di perito elettronico
PESCARA. Chieste condanne per quattro imputati e due assoluzioni, dal pubblico ministero Mariangela Di Stefano, oggi a Pescara, nell'ambito del processo sulla gara di affidamento del servizio di patrocinio legale dell'Arta e sul concorso di perito elettronico, bandito dallo stesso ente, truccato per l'accusa. Due 2 anni e 8 mesi sono stati chiesti per Antonio Fernandez, ex direttore amministrativo dell'Arta; 2 anni e 2 mesi ciascuno per Angela Del Vecchio, ex direttore del distretto provinciale Arta di Pescara; Nicola Colonna, membro della commissione di concorso; Pietro Domenico Pellegrini, candidato precario. Quest'ultimo, per l'accusa, sarebbe stato il «beneficiario consapevole del concorso truccato» da perito elettronico. Assoluzione richieste per Pierluigi Tenaglia, presidente dell'ordine degli avvocati di Chieti, e Ernesto D'Onofrio, ex dipendente Arta. Dopo la requisitoria del pm, il legale di parte civile, che ha assistito l'avvocato Luca Di Raimondo, autore dell'esposto che ha dato il via all'indagine, ha invocato l'affermazione della piena responsabilità per tutti gli imputati, compresi Tenaglia e D'Onofrio. Subito dopo è stata la volta delle difese, che hanno chiesto l'assoluzione per i rispettivi assistiti, presentando delle memorie. La sentenza è prevista per il 4 giugno prossimo. Fernandez, Del Vecchio, Pellegrini e Colonna sono accusati, in concorso tra loro, di rivelazione di segreti di ufficio e falsità ideologica in atti pubblici. Fernandez anche di tentata concussione, abuso in concorso, corruzione e turbativa d'asta. Tenaglia è accusato di corruzione e turbativa d'asta. D'Onofrio, infine, è imputato per favoreggiamento. Secondo l'accusa, Fernandez avrebbe pilotato la gara d'appalto, relativa all'affidamento dei servizi legali dell'Arta, a favore di Tenaglia. In cambio, come contropartita, Tenaglia avrebbe promesso di assumere nel suo studio, come segretaria, la cognata di Fernandez, Carla La Menza. Per quanto riguarda l'altro filone, relativo al concorso per un posto da perito elettrotecnico all'Arta, a giudizio dell'accusa sarebbe stato truccato in ogni passaggio: Fernandez e Del Vecchio avrebbero formato una commissione compiacente, inserendo Colonna, che avrebbe rivelato le soluzioni delle tracce al candidato Pellegrini.