D’Alfonso e gli ufo, Chiodi e le palme: candidati travolti sul web da una valanga di risate / I video

14 Maggio 2014

Servivano a raccogliere voti, sono involontariamente diventati degli sketch comici: l’intervista del candidato Pd a Rete 8 e lo spot elettorale del presidente uscente impazzano su internet

PESCARA. Se Luciano D’Alfonso si prepara a "difendere l’Adriatico dagli Ufo", Gianni Chiodi confonde la costa dei Trabocchi con le spiagge hawaiane. Se il candidato Pd vuole “riconciliare l’acqua salata del mare con quella dolce del fiume”, il presidente uscente sembra muoversi a suo agio tra immagini di medici stile Grey’s Anatomy, scuole con maxi lavagne e uffici newyorkesi spacciati per abruzzesi. Rischia di finire in barzelletta la campagna elettorale per la presidenza della Regione Abruzzo. Il tutto grazie a due “uscite” televisive di due dei quattro candidati: D’Alfonso su Rete 8 e Chiodi nel suo spot elettorale.

La performance di D’Alfonso durante la trasmissione “Il Fatto” è già un cult sul web. Il tutto grazie a una frase dell’ex sindaco di Pescara: «Il mare Adriatico sarà il parco più grande dell'Abruzzo e lo rispetteremo dalle invasioni degli Ufo, perché si sono già messi in cammino». A stretto giro di posta arriva la precisazione del suo ufficio stampa: gli ufo di cui parla D'Alfonso sarebbero le piattaforme petrolifere progettate al largo della costa abruzzese. «D'Alfonso è solito utilizzare un linguaggio metaforico e suggestivo nella sua comunicazione», spiega il suo staff nella nota. Ma il video ha ormai fatto il giro del web.

All’intervista a braccio di D’Alfonso, Chiodi risponde con uno spot elettorale in cui di Abruzzo, almeno a livello di immagini, c’è veramente poco. Il presidente uscente da prima sottolinea quelli che secondo lui sono i risultati più importanti ottenuti in cinque anni. Poi inizia a parlare di ciò che farà se sarà rieletto e qui a livello di immagini si cade sul trash. Dietro le spalle di Chiodi cominciano a scorrere dei filmati a dir poco improbabili. Passi la famigliola riunita nella cucina bianca stile Ikea, ma che dire dell’aula scolastica con maxi lavagna o dell’équipe medica stile telefilm californiano? Per non parlare del presidente che passeggia su una spiaggia in cui compaiono le palme o  in un ufficio stile Manhattan. Immagini che con tutta evidenza non sono abruzzesi, ma sono lì perché fanno “figo”. E provare a fare i “fighi” nell’era del web è un rischio.

I due scivoloni di D’Alfonso e Chiodi dunque non sono passati inosservati: impazzano su Youtube e sui social network rimbalzando di condivisione in condivisione. Insomma: sono diventati virali. Ma la viralità in questo caso rischia di essere un’arma a doppio taglio.

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