Dossier su Pescara 2012 c’erano altre tre proposte

22 Luglio 2012

L’inchiesta per abuso, l’interrogatorio bis di Mascia dovrà chiarire se il Comune non sia stato danneggiato. E la Mobile sequestra il pc della consulente Briolini

PESCARA. Un computer sequestrato, nuovi interrogatori e un dubbio: la consulenza affidata dal Comune a Barbara Briolini era l’unica? Era la più vantaggiosa? E’ su questa traccia che si muove l’inchiesta che ruota attorno alle spese di Pescara 2012 e in cui è incappato, per la prima volta dopo tre anni di amministrazione, il sindaco Pdl Luigi Albore Mascia, indagato per abuso d’ufficio per una consulenza diretta da 35.998 euro affidata a Briolini.

Gli uomini della squadra Mobile, guidati da Pierfrancesco Muriana, hanno prelevato dal centro di assistenza indicato dalla stessa Briolini, il pc della professionista che ha curato il dossier per la candidatura di Pescara 2012, il riconoscimento assegnato alla città a novembre 2010. I dati del computer saranno analizzati alla ricerca di elementi mentre la donna, nei giorni scorsi, è stata ascoltata dagli investigatori e ha raccontato l’iter che l’ha vista arrivare alla consulenza per Pescara 2012. Agli investigatori Briolini avrebbe sottolineato la presenza di un’altra proposta accanto alla sua: quella presentata dalla società Oiko di San Giovanni Teatino, una società di servizi nel settore sportivo. Un progetto che Briolini avrebbe voluto anche visionare ma che, come ha raccontato la professionista, non è riuscita a vedere: «Avevo richiesto la proposta del progetto al dirigente sportivo Tommaso Vespasiano che, però, non mi ha permesso di visionarla».

Le indagini, quindi, sono proseguite approfondendo le dichiarazioni di Briolini e portando gli investigatori a convocare in questura l’amministratore delegato della società, Giancarlo Alfani. «Sì, la società Oiko ha presentato ben tre offerte per la candidatura e di tre fasce di prezzo diverse», avrebbe raccontato Alfani agli investigatori aggiungendo che due offerte erano sopra i 30 mila euro, mentre una sotto il tetto di 20 mila euro. Una differenza sostanziale perché è quella che avrebbe messo nei guai il sindaco, in veste di presidente del comitato promotore di Pescara 2012, che avrebbe firmato il contratto di Briolini non rispettando, come dice l’accusa rappresentata dal pm Anna Rita Mantini, la norma secondo cui l’affidamento diretto poteva avvenire solo sotto la soglia di 20 mila euro.

Per Mascia e la sua difesa, rappresentata dall’avvocato Vincenzo Di Girolamo, invece, l’operato del sindaco è stato trasparente e rispettoso delle norme che regolano le consulenze. Mascia è stato ascoltato dal pm la prima volta il 6 giugno, data in cui ha cercato di smontare l’accusa di abuso d’ufficio.

Domani, sarà risentito anche per chiarire la presenza di un’altra offerta. Briolini agli investigatori aveva dichiarato: «Riguardo al progetto della Oiko, ricordo di aver saputo che l’assessore Nicola Ricotta aveva parlato con Vespasiano che, a sua volta, gli aveva riferito che quello dello Oiko era un progetto sullo sport per la città di Pescara e faceva riferimento a Berlino. Non ricordo di aver fatto direttamente una telefonata informativa al sindaco, ma anche se fosse stato così la risposta di Mascia sarebbe stata sicuramente quella di fare riferimento all’assessore Ricotta e al dirigente Vespasiano».

©RIPRODUZIONE RISERVATA