E' morto Aldo Marino, in lutto la Pescara del commercio
Titolare di un negozio di ottica, ex consigliere comunale, aveva 75 anni. Il cordoglio di Confesercenti e dell'ex parlamentare Gianni Melilla
Pescara. "Con Aldo Marino la città perde un commerciante lungimirante, un cittadino attivo, un amministratore capace di immaginare soluzioni di lunga durata come quella di Pescara Vecchia. E la Confesercenti perde una delle sue voci più autentiche e solide". Lo affermano il presidente di Confesercenti Pescara Raffaele Fava e il direttore Gianni Taucci. "Innamorato della sua città come pochi altri, ha dato un enorme contributo nell'immaginare la città del futuro" spiegano Fava e Taucci "portando le esperienze studiate in molte città europee. Aldo Marino è stato determinante nell'immaginare la Pescara di domani. Molte attività commerciali gli devono tanto, a cominciare da quelle di corso Vittorio Emanuele, da lui mobilitate contro là pedonalizzazione senza progettualità, e da quelle di Pescara Vecchia. Alla famiglia di Aldo, a lungo dirigente provinciale di Confesercenti, va un grande abbraccio".
Aldo Marino, titolare di un negozio di ottica, ex consigliere comunale, aveva 75 anni. Si è spento nell'ospedale di Pescara, lascia la moglie Luciana, i figli Cristiana e Giovanni e i nipoti.
"Oggi ci ha lasciato per sempre Aldo Marino" scrive il sindaco, Carlo Masci, "un altro dolore struggente, in un momento già molto difficile per noi tutti. Aldo è stato per me un caro amico, perché con lui ho vissuto la mia prima esperienza politica e amministrativa al Comune di Pescara, dal 1994 al 1998. Lui era il mio consigliere di riferimento, io cominciavo a percorrere i miei primi passi da giovane assessore e le sue intuizioni all’epoca furono per me utilissime. Quante battaglie politiche abbiamo fatto insieme, quanti ragionamenti, quante idee, quanti confronti, sempre con un unico obiettivo, il bene di Pescara, che amava visceralmente come me; non ha infatti mai anteposto gli interessi personali a quelli politici. Lo ricorderò sempre, e ne porterò con me l’eredità morale, perché è stato un uomo di grandi passioni, di forti sentimenti, di assoluta onestà, di immensa bontà, di eccezionale altruismo".
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