Ex Cofa, il Comune blinda il progetto

Pronto il piano per evitare lo scontro in consiglio, così la Camera di commercio otterrà subito i permessi per costruire

PESCARA. La Camera di commercio potrà ottenere subito i permessi per avviare la riqualificazione dell’area ex Cofa. Non serviranno più né l’accordo di programma tra enti pubblici e né il passaggio in consiglio per la ratifica. C’è un piano, messo a punto dall’amministrazione comunale, per evitare di nuovo lo scontro in aula con l’opposizione e il rischio di veder bloccare ancora una volta il progetto dell’ente camerale, come è accaduto un mese fa, quando il centrosinistra è riuscito ad affondare, con l’ostruzionismo in consiglio, l’accordo di programma stipulato da Regione, Provincia, Comune e Camera di commercio.

Il piano, studiato dall’assessore all’urbanistica Marcello Antonelli, è una sorta di escamotage che dovrebbe consentire alla giunta di dare direttamente il via libera all’intervento previsto dalla Camera di commercio. In che modo? Con le osservazioni al Piano particolareggiato 2 (Pp2) che verranno esaminate entro un mese. Ce n’è una presentata dalla Camera di commercio che sembra spianare la strada all’intervento. L’idea sarebbe quella di accogliere la proposta di modifica solo nella parte che prevede di stralciare dal Pp2 l’area dell’ex Cofa e di rimodulare le aree di cessione, riducendo la percentuale dall’80 al 53 per cento. Questa correzione, non agendo in variante al piano regolatore, non necessiterebbe del passaggio in consiglio comunale. Quindi la giunta, dopo aver accolto le osservazioni, potrà procedere all’approvazione definitiva del Piano particolareggiato 2 senza l’area dell’ex Cofa. Una volta completata questa operazione, la Camera di commercio potrà richiedere agli uffici del Comune il rilascio dei permessi per realizzare il suo progetto, che contempla un’area espositiva, un albergo, alcuni negozi e delle strutture di servizio per il vicino porto turistico.

Questo piano sarebbe stato illustrato dall’assessore nell’incontro tra Regione, Provincia, Comune e Camera di commercio che si è svolto mercoledì scorso. Incontro convocato dal sindaco Mascia per riaprire un dialogo con l’ente camerale, che un mese fa, dopo la mancata ratifica dell’accordo di programma, aveva deciso di mandare a monte persino l’acquisto dell’area dalla Regione . In quella riunione, i tecnici dell’amministrazione regionale hanno chiarito che l’ex Cofa non può essere donato al Comune, come richiesto dal Pd, ma deve essere necessariamente oggetto di una cessione onerosa per produrre quell’introito già previsto dalla Regione come cofinanziamento dei fondi Fas.

Tutti i rappresentanti degli enti hanno manifestato il loro interesse a riprendere l’iter, ma dovrà essere un interesse temporalmente limitato, in quanto la procedura dovrà necessariamente giungere a conclusione entro tre mesi al massimo.

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