PESCARA
Fondi a pioggia alla Cultura: "La Regione chiarisca"
La presidente dei Premi Flaiano: "Scavalcati bandi e/o avvisi pubblici, metodo spiazzante e irrispettoso nei confronti di chi opera nel settore"
PESCARA. "Ancora una volta, i finanziamenti a pioggia alla Cultura erogati dalla Regione, sono spiazzanti e meriterebbero un chiarimento, se non altro per rispetto a chi opera nel settore e che, per ottenere finanziamenti, deve partecipare obbligatoriamente, come è giusto che sia, ai bandi e/o agli avvisi, che rappresentano l'unica modalità equa e in grado di valutare la qualità del prodotto culturale offerto": è quanto chiede alla Regione la presidente Priemi internazionali Flaiano, Carla Tiboni.
In una nota del titolo significativo "La Cultura non porta Consiglio", fa riferimento ai fondi a pioggia destinati appunto del consiglio regionale a Premi, festival, sagre, feste ecc senza che questi avessero partecipato a bandi e/o avvisi pubblici.
Un elenco in cui non compare l'evento (storico) dei Premi Flaiano il cui contributo che invece percepiscono dalla Regione deve avvenire attraverso la partecipazione annuale alla legge n. 55/2013.
Ma non è questo che la Tiboni mette nel mirino. Quanto il metodo e quindi la valutazione da parte degli organi pubblici per la distribuzione dei fondi. Scrive la presidente: "Al Premio giornalistico Russo 15mila euro; alla Giostra cavalleresca di Sulmona 25mila euro; al Festival del carciofo di Cupello 20mila euro; al Premio Pigro - Ivan Graziani 30mila euro, ed altri contributi a pioggia che non sto ad elencare, meriterebbe una spiegazione".
Di qui la richiesta: "I soggetti che operano nel settore culturale hanno diritto ad avere un trattamento che si basi su qualità, innovatività, capacità realizzativa, modernità, ricaduta economica e tanti altri principi che sono stati peraltro inseriti nel progetto di legge del sistema culturale della Regione Abruzzo, ma che sembrerebbero essere stati disattesi".