I commercianti criticano l’idea del mercato stile Barcellona
Ancora proteste da parte degli addetti ai lavori che denunciano un calo di vendite superiore all’80 % Molti i posti auto persi con il progetto di pedonalizzazione che vorrebbe dare nuova vita alla zona
PESCARA. «Cosa devo venire a dirvi? Gli affari non vanno bene, perché la gente qui non riesce neanche a capire come arrivarci. Ma se adesso fate il mio nome, domani viene il funzionario di turno e mi mette nei guai. I nostri stand fanno capo al Comune». Sulle parole di un commerciante – di cui il nome non faremo comunque – si infrange il sogno di chi ha cercato di dare al mercato coperto di piazza Muzii una vocazione diversa. Non una semplice e banale struttura al coperto, ma un centro di attrazione permanente per residenti e visitatori del centro storico.
Questo, almeno, secondo le intenzioni della vecchia amministrazione. Si puntava a creare uno spazio come quelli esistenti a Barcellona o Valencia. Mercati rionali, in cui si alternano gli odori della frutta di stagione, alla fragranza del pata negra o del jamón serrano.
Tuttavia, il perdurare dei lavori sulla piazza e su via Battisti e le ripercussioni della pedonalizzazione sulla circolazione rischiano di trasformare questa piccola Catalogna in qualcosa che assomiglia più a una Cartagena in piena epoca Zapatero, quando i soldi investiti in opere pubbliche erano tanti e il centro storico era una groviera di cantieri.
PUNTI CRITICI. Ma al di là del progetto, arricchito da un mix dei colori dei writer che per qualche giorno, ad aprile, hanno decorato i muri esterni, ciò che preoccupa sono proprio gli affari degli addetti ai lavori. Si parla di un calo di vendite che supera l’80 per cento, con i banconi vuoti e molta meno merce sugli scaffali, perché si teme di non riuscire a vendere tutto. «Vi faccio vedere una foto di qualche anno fa», spiega Marilena Piattelli, a cui fa capo un’azienda agricola. «Guardate questi scaffali: qui c’era il triplo di frutta». Le angurie ora si contano, prima c’era da farci lo slalom intorno, come in un campo di allenamento pieno di palloni.
Due i fattori principali di questo crollo delle vendite secondo chi lavora nella struttura comunale: la creazione dell'isola pedonale, con il conseguente cambio di tutti i sensi di marcia della zona e l’assenza di parcheggi per le auto che si aggiunge all’eliminazione di quelli presenti nella parte antistante il mercato dove è ancora aperto il cantiere per la realizzazione di una piazza con tanto di fontana e gradinata.
«Abbiamo perso qualcosa come 120 posti auto», spiegano alcuni commercianti. E non è difficile credervi: parcheggiare in zona è difficilissimo e c’è un sistema di sensi unici che rende difficile l’entrata nella piazza. L’alternativa è lasciare l’auto nell’area di risulta. Ma fare avanti e indietro con le buste non è un’impresa facile, per gli anziani, ma neanche per i giovani. Immaginate che vuol dire caricarsi sulle spalle un’anguria anche solo per 5-600 metri.
Pochissimi i clienti a girare tra i banchi, nonostante gli odori invitanti. Sono vari i box rimasti vuoti, specie nell’ala più piccola della struttura dove alloggiano i coltivatori a chilometro zero.
«Quest’area rischia di diventare una specie di tugurio», spiega Gianfranco D'Andreamatteo di Spoltore.
«E non aiutano neanche questi sampietrini che hanno messo al posto delle mattonelle che c’erano prima, in un luogo al chiuso dove non passano le macchine che, col tempo, levigano la superficie». Ora, al contrario, muoversi con trolley o carrelli. Il mercato lavora ogni mattina, mentre il cantiere va avanti. Gli operai procedono anche all’interno, per completare la nuova vetrata e riqualificare il secondo piano. IL PIANO SUPERIORE. Dopo i lavori di risanamento, al piano rialzato ci saranno delle aree ristoro e bar, anche nell’intento di fare un po’ di movida.
Nel dettaglio, si parla di un box alimentare di Street food di pesce, due birrerie artigianali, pizzerie, casalinghi, pelletteria e un punto vendita specializzato in prodotti senza glutine. Sono queste le nuove attività che troveranno posto al secondo piano del mercato che si affaccia su via Battisti.
I MURALES. A fare ambiente ci sono i murales realizzati nella “Muzii Market Art”, la maratona d’arte di strada durata 4 giorni e promossa dall’architetto Alessandro Sonsini, nel corso della quale 10 writer hanno realizzato murales sulla parete sud del mercato di piazza Muzii, in via di riqualificazione.
Al lavoro writer prestigiosi come Popay e Lazoo da Parigi, Caktus e Maria da Foggia, Mambo da Bologna, Kunos, Dehazor e True Handsta da Pescara, Macs da Lanciano e Thoms da Roma.
IL CANTIERE. Peccato che sia tutto meno visibile a causa delle transenne dei lavori. Di questo ne sanno qualcosa le attività commerciali di fronte al mercato, fortemente penalizzate in questa fase, alla stregua di quanto accadeva in Corso Vittorio.
Il bar Hemingway, tutto tappezzato di foto in bianco e nero che ritraggono lo scrittore-viaggiatore.
Chissà cosa penserebbe trovandosi a bere un caffè davanti alle ruspe.
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