I fumetti con i detenuti contro la violenza
Sulmona, iniziativa che unisce il tema del femminicidio e la Divina Commedia attraverso illustrazioni
SULMONA. Sarà presentato venerdì alle 14, nella Casa di reclusione di Sulmona, un libro-fumetto che rilegge la Divina Commedia attraverso il tema della violenza di genere. Un lavoro realizzato dai detenuti con il contributo e il monitoraggio di esperti che coinvolge detenuti e figure esperte per offrire una chiave moderna nell’interpretazione di personaggi come Francesca, Pia e Piccarda. Il progetto, dal titolo "E ’l modo ancor ci offende: da Dante ai giorni nostri" propone un'analisi delle figure femminili della Divina Commedia per riflettere sul legame tra pubblico, privato e violenza. La creazione del fumetto ha visto la collaborazione di esperti, del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti) L'Aquila, con il supporto dell’amministrazione penitenziaria e della Fondazione Carispaq. L’incontro di venerdì si aprirà con i saluti del direttore della struttura, Stefano Liberatore, e della dirigente scolastica Alessandra De Cecchis. A seguire, interverranno Elisabetta Santolamazza, capo area trattamentale, e le legali Cristina Marcone e Simona Giannangeli. Sarà presente anche Lorenzo Scocciolini, autore di un libro sul femminicidio nella Divina Commedia che è stato letto nell'ambito del progetto come spunto per il fumetto. Saranno presenti la psicologa Rosa Anna Passaretti, oltre alla dottoressa Valentina Cavallucci e ad alcuni detenuti che contribuiranno con letture e testimonianze, affidate agli attori Giorgia Cironi, Francesca Galasso e Pietro Becattini. A condurre l’evento sarà la giornalista Chiara Buccini. «Le storie di Francesca, Pia e Piccarda», spiegano le due docenti del Cpia, Antonella Iulianella e Concetta Berlantini, «sono accomunate anche da una visione più emancipata della loro femminilità». I proventi del libro (Masciulli editore) finanzieranno il Centro antiviolenza "Donatella Tellini" dell'Aquila.