PESCARA
Il corteo No G7 tra fumogeni, musica, cori e bandiere della pace e della Palestina / VIDEO E FOTO
In centinaia hanno sfilato dal lungomare al centro città: "Il summit si è pappato un milione e 150mila euro: non sarebbero bastati per sistemare tutta la città, ma sarebbero stati utili per fare qualcosa per chi è indigente"
PESCARA. In centinaia hanno partecipato al corteo promosso dal coordinamento No G7 Pescara, contestualmente al summit internazionale, che si è concluso in serata in città.
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I manifestanti si sono radunati in largo Madonnina e hanno sfilato sul lungomare, nel centro della città, tra fumogeni, musica, cori e bandiere che sventolano, soprattutto quelle della pace e della Palestina. "Il G7 si è pappato un milione e 150mila euro: non sarebbero bastati per sistemare tutta Pescara, ma sicuramente sarebbero stati utili per fare qualcosa per chi è indigente", hanno affermato dal palco mobile i promotori.
Il corteo è sfociato in piazza Della Rinascita, dove si è svolto il comizio finale. "L'emergenza migratoria non esiste è una questione di gestione, i nostri problemi sono ben altri, la salute, la sanità pubblica, il lavoro, lo sfruttamento nei campi e su tutti i posti di lavoro", è stato ricordato in riferimentio al tema inserito da ultimo nel G7 Sviluppo sulla Conferenza migratoria nel Medio Oriente. A chiudere il corteo è stata una enorme bandiera della Palestina, lunga alcune decine di metri.
Circa 500 i partecipanti secondo le stime. Imponente il servizio di sicurezza disposto per l'occasione, con decine di uomini e mezzi delle forze dell'ordine in testa, in coda al corteo e nei punti principali percorsi dai manifestanti. Non si sono registrati problemi. Dopo un breve comizio degli organizzatori, l'iniziativa si è conclusa tra gli applausi dei presenti.
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