I corridori alla partenza di una passata edizione del Trofeo Matteotti

GARA CICLISTICA / LA POLEMICA

Il Matteotti blocca mezza Pescara: «Affossato l’ultimo sabato di saldi» 

I commercianti insorgono: «Danneggiato lo shopping, perché non correre la domenica?»

PESCARA. Il 73° Trofeo Matteotti attraversa la città il prossimo 29 agosto e i negozi chiudono. Commercianti e organizzazioni di categoria, Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, sono sul piede di guerra: «Organizzare la gara di sabato, peraltro l'ultimo dello shopping dei saldi dopo il lockdown, significa affossare il commercio di tutta la città. Questo provvedimento, che chiuderà le strade al traffico veicolare, spingerà l'utenza di nuovo nei centri commerciali fuori Pescara. Chi ha avuto questa pessima idea ne pagherà le conseguenze. Perché nessuno ci ha interpellati prima di prendere tali scellerate decisioni?».
Far svolgere la storica gara ciclistica (tra le 7 e le 17 sul classico tracciato di 195 chilometri tra Pescara e Montesilvano, con partenza e ritorno in piazza Duca degli Abruzzi attraversando i Colli delle due cittadine rivierasche) di sabato, anziché di domenica come da tradizione, ha fatto infuriare i negozianti che hanno deciso di non alzare le serrande nel giorno normalmente deputato ai maggiori incassi rispetto al resto della settimana. Insorgono le associazioni dei commercianti nei confronti del Comune che peraltro non ha avuto scelta: quella data o niente trofeo Matteotti, come spiegano gli organizzatori della storica corsa ciclistica.

Manuela Paoloemilio

«Ben vengano in città eventi di questa portata, ma follia pura è chiudere le strade di sabato, il giorno dei nostri maggiori incassi», lamenta Manuela Paoloemilio di Manufatto bijoux in piazza Duca, «saremo costretti a tenere le serrande abbassate perché la nostra clientela arriva in auto o in bici e tenere aperto ci costa troppo». Dello stesso avviso, Stefano Avino, La Foglia abbigliamento, in via del Santuario: «Il provvedimento toglie parcheggi e blocca la viabilità, per noi solo danni economici».

Franco Danelli
Taglia corto Franco Danelli, presidente di Confcommercio: «Io cerco di vedere sempre le cose nella prospettiva delle opportunità, ma la scelta di questa giornata è sbagliata. Il traffico veicolare bloccato sulle più importanti arterie, da viale Bovio ai Colli, penalizza il commercio di tutta la città, non solo del centro. Chiederemo lo spostamento della data, se qualcuno ci avesse interpellati avremmo subito detto di no».

Fabrizio Vianale

Fabrizio Vianale, direttore provinciale di Confartigianato, ha chiesto lumi all'assessore allo Sport Patrizia Martelli: «Purtroppo la decisione della data è stata imposta dalla Federazione italiana ciclismo, questo mi ha spiegato l'assessore. Noi siamo sempre favorevoli ad eventi che danno visibilità alla città e trascinano turismo, ma in questo caso la scelta del sabato, l'ultimo di agosto dedicato allo shopping dei saldi, è davvero infelice. Nessuno farà spese in quella fascia oraria, dalle 7 alle 17, se troverà le strade chiuse. Paradossalmente era meglio scegliere un giorno lavorativo, se di domenica non era proprio possibile. Non comprendiamo perché nessuno ci ha consultati».

Patrizia Martelli

Rincara la dose Gianni Taucci, direttore di Confesercenti: «Anticipare a sabato questo evento, che comunque è importante per l'immagine della città, è un aggravio per le attività. Tra crisi, lockdown, promozioni andate a male e saldi in ritardo, questo provvedimento è un ulteriore schiaffo al commercio. Se si continuano a fare questi errori, senza interpellare le associazioni di categoria, vuol dire che non si è capito cosa vuol dire fare impresa, il 25% delle quali rischia di chiudere a fine anno e lo shopping di sabato si trasferirà di nuovo ai centri commerciali fuori zona. Si bloccheranno le attività in centro, come ai Colli e sulla Nazionale e qualcuno dovrà assumersene le responsabilità. Se i commercianti si lamentano sempre, forse è perché nessuno li ascolta».

Gianni Taucci
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