Imprudente: «Per noi non cambia nulla» 

L’assessore: finora solo attacchi ideologici, ma il decreto del giudice non contesta la nostra decisione

L’AQUILA. Incassata la notizia inaspettata anche la Regione fa sentire, in serata, la propria voce. «La sospensiva decretata dal Consiglio di Stato sul contenimento faunistico del cervo non invalida il portato della delibera regionale né contesta la correttezza del procedimento amministrativo intrapreso da parte della Regione Abruzzo, ma adotta tale decisione sulla base di un generale principio precauzionale». Così dichiara il vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Emanuele Imprudente, sette ore dopo la pubblicazione del decreto d’urgenza del Consiglio di Stato che sospende gli effetti della delibera regionale sulla caccia di selezione al cervo.
«È importante che il Consiglio di Stato abbia fissato a stretto giro la data dell’udienza, il 7 novembre», aggiunge l’esponente della Lega, «e attendiamo fiduciosi l’esito, consapevoli che sinora si è alimentata un’interpretazione ideologica del provvedimento e che non abbiamo commesso alcuna forzatura nel prevedere, come in tutte le altre Regioni italiane in cui si pratica da decenni la selezione del cervo, una gestione faunistica improntata a metodi scientifici di una specie cacciabile per legge, assolutamente non in via di estinzione e al di fuori di qualsiasi area protetta o parco nazionale. L'equilibrio ecosistemico, la pubblica incolumità e la salvaguardia delle attività agricole», conclude Imprudente, «sono le motivazioni della nostra azione amministrativa». E per l’avvocato Stefania Valeri, che assiste la Regione nel duello giuridico- amministrativo sui cervi: «Il 7 novembre avremo tempo e modi per dimostrare la validità della delibera della Giunta Marsilio». (l.c.)