MONTESILVANO
L'addio a Vincenzo, nelle telecamere l'incidente mortale / VIDEO
In tanti ai funerali del 49enne deceduto sulla riviera, cori e fumogeni dei tifosi del Pescara. Dall'autopsia le cause della morte, la dinamica accertata grazie alle riprese di uno stabilimento balneare
MONTESILVANO. Addio a Vincenzo Mattucci, il 49enne montesilvanese morto venerdì pomeriggio nello schianto avvenuto sul lungomare, mentre era in sella al suo scooter. In tanti hanno partecipato ai funerali svolti nella chiesa di Sant’Antonio.
Uno strazio per la madre Ida, le sorelle Emanuela e Laila. Numerosa e molto sentita la presenza dei tifosi del Pescara, squadra di cui Vincenzo era appassionato e che seguiva le domeniche allo stadio Adriatico-Cornacchia. Palloncini biancazzurri sono stati fatti volare in cielo all'uscita del feretro. Cori e fumogeni come allo stadio per un compagno che "continuerà a fare il tifo da lassù".
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Intanto dall’autopsia è emerso che il decesso dell'uomo è stato causato da un importante trauma toracico. Gli esiti dell’esame autoptico consentiranno, insieme ai rilievi effettuati sul posto dalla polizia locale, di accertare l’esatta dinamica dell’incidente.
L’inchiesta vede come unico indagato per omicidio stradale un agente di commercio della città adriatica, conducente dell’auto che seguiva Mattucci e che lo avrebbe tamponato. Per questa ragione, all’autopsia di ieri è stato presente anche un perito di parte dell’indagato. Mentre l’alcoltest è risultato negativo e sono in corso gli esami tossicologici e le verifiche sui cellulari degli automobilisti coinvolti nell’incidente, a dare delle conferme sul senso di marcia dei veicoli coinvolti, in questi giorni, sono state anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza di uno stabilimento a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente.
Gli occhi elettronici hanno ripreso, infatti, gli ultimi minuti di vita di Vincenzo Mattucci quando, intorno alle 15, in sella al suo scooter 125, stava transitando in direzione sud sulla riviera di Montesilvano per raggiungere lo stabilimento dove lavorava da dieci anni come barista e factotum.
Dietro di lui, le telecamere hanno ripreso anche il passaggio della Mercedes bianca che, per cause da chiarire, proprio all’altezza delle Tre Palme, lo avrebbe tamponato facendogli perdere il controllo del ciclomotore. Mattucci è dunque scivolato insieme allo scooter sul lato opposto della carreggiata dove, nello stesso momento, sopraggiungeva una Mercedes grigia, condotta da un uomo di Civitella Casanova che, pur provando a sterzare bruscamente impattando contro il cordolo della pista ciclabile, non è riuscito a evitare lo schianto. Finito contro la parte anteriore dell’auto, il 49enne è stato scaraventato al centro del lungomare, all’altezza di via Livenza, dove è rimasto esanime sull’asfalto.
Richiamato dal frastuono, tra i primi ad accorrere sul posto è stato l’amico e datore di lavoro Stefano Moretti. Il titolare della concessione balneare che lo stava aspettando per realizzare alcuni lavori di manutenzione nel lido, comprendendo la gravità della situazione, insieme ai due automobilisti coinvolti ha allertato i soccorsi, arrivati con due ambulanze in una manciata di minuti. Ma le condizioni di Mattucci sono apparse subito disperate e i tentativi di rianimarlo, andati avanti per oltre un quarto d’ora, non sono serviti a salvarlo.
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