L’AQUILA. La prova regina del malaffare sta nella consegna della mazzetta avvenuta in un locale di Carsoli (L’Aquila), filmata dagli investigatori.

La dazione, che fu fatta dall’imprenditore Vinci anche per conto di Cricchi, era stata auspicata dalla stessa funzionaria del Mibac, Alessandra Mancinelli, dellaquale è stata intercettata una conversazione nella quale si lamentava e bussava a soldi non avendo avuto alcuna remunerazione per il suo impegno. «Sì, ma, ... basta che io esco viva da ’sta storia... perché a parte il fatto che sono quattro anni che veramente...ancora non vedo una lira».

Questi comunque i fatti. Il Vinci, giunto nel posto convenuto, ha messo in tasca un involucro bianco.

Poi è entrato nel ristorante anche Luciano Marchetti raggiunto da Vinci. I due si sono intrattenuti in un angolo all’ingresso del locale. Poco dopo i due, a dazione avvenuta, hanno raggiunto gli altri commensali e Marchetti ha consegnato alla Mancinelli una busta bianca che lei poneva all’interno della borsa. Marchetti, rivolgendosi poi alla Mancinelli, le ha detto «sistemali meglio». Poi Vinci è andato via e Marchetti si è intrattenuto a parlare con la Mancinelli nell’auto di lei. La macchina della Mancinelli è stata poi fermata dalla Finanza a un posto di blocco nei pressi del casello autostradale dell’A24. Il controllo ha confermato la presenza di una busta bianca dove i militari hanno trovato circa 8600 euro in contanti. In merito alla consegna del denaro sono apparse importanti alcune conversazioni captate nell’ufficio di Vinci e nella sua auto. Queste ultime conversazioni coinvolgono anche l’architetto della direzione regionale del Mibac, Giuseppe Di Girolamo, indagato e oggetto di una perquisizione, il quale si mostra a conoscenza della dazione di denaro ricevuta dalla Mancinelli. Va precisato che la dazione è consistita in 19 banconote da 100 euro, 97 da 50, due da duecento, e tre da cinquecento e 97 banconote da cinquanta.

(g.g.)

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