Luciano non spaventa Che sollievo al Classico

20 Giugno 2014

I ragazzi del D’Annunzio soddisfatti: «La versione non era così difficile» Adesso corsa contro il tempo per ripassare cinque materie per la terza prova

PESCARA. Le prove che rendono tutti uguali (o quasi) gli studenti della maturità sono terminate. Adesso ogni scuola, anzi ogni commissione, preparerà per lunedì prossimo la terza prova terrore di tutti gli studenti. Perché terrore? Perché bisogna ripassare cinque programmi di materie diverse, rispondere spesso “a crocette”, in poco tempo, e così via.

Secondo Simona Rusciano, del liceo classico D'Annunzio, è proprio questa la prova più temuta. «Ancora più dell'orale e di gran lunga di più della seconda prova: il greco per il classico», dice una volta fuori dall'aula d'esame. La versione di Luciano sull'ignoranza gli studenti per scarsi l'hanno gradita giudicandola «non troppo difficile, grammaticalmente eseguibile, e il personaggio lo conoscevamo», come commenta la liceale, ancora per qualche giorno, Silvia Di Febo. Anche le altre del suo gruppo, mentre si godono il sole sulle scale di via Venezia, la pensano come lei. Il pensiero non corre ancora agli orali, che per alcuni accorceranno l’estate e le giornate al mare costringendoli a trascorrere ancora molti giorni sui libri. Intanto, il bilancio della seconda prova scritta è decisamente positiva.

Valeria Di Nicola e Alessandra De Luca, sono soddisfatte della prova, dicono di aver fatto del proprio meglio. Qualcuno nel gruppetto dal classico pensa già a settembre: «Io farò giurisprudenza», dice decisa Francesca De Luca appena finita la versione.

Fuori dal liceo qualche compagno più anziano ha portato da mangiare a chi ha appena sostenuto l'esame. In dei contenitori di plastica girano graditissimi rustici e piccoli bocconcini, patatine e altro da stuzzicare per rifocillare dopo una mattinata in concentrazione. La maggiorparte degli studenti la seconda prova, per la quale c'era un tempo stabilito di 4 ore, l'ha svolta in meno di tre.

È il caso di Flavia Carnosa, che vede l'uscita del liceo quasi come una liberazione, come Francesca Cerasoli, Guglielmo De Santis, Lina Orsini e Maria Antonella Calà.

Confabulano confrontando i vari passaggi di quei versi che «erano pieni di metafore, più difficile il senso da capire che la grammatica». Qualche giorno di riposo, si fa per dire, e poi bisogna cominciare a studiare per lo spauracchio della terza prova e, quindi, poi per l'orale.

Insomma, i maturandi pescaresi hanno appena superato metà della prima grande prova da studenti della loro vita.

©RIPRODUZIONE RISERVATA