PESCARA
Madre di due figli muore a 44 anni
Il cordoglio della Curi calcio e del club aquatico frequentato dai suoi ragazzi. I funerali nella chiesa di Sant'Antonio a Montesilvano
PESCARA. Un pilastro, una guerriera, una persona vitale fino all’ultimo. Sono queste le parole che si rincorrono da ieri dopo la morte di Stefania Pezzini 44 anni, mamma di Lorenzo e Tommaso, 12 e 11 anni e punto di riferimento per i tanti ragazzi che gravitano nella società di calcio Curi Pescara dove lei era impegnata negli uffici amministrativi, e del Club aquatico, la società di pallanuoto frequentata dai suoi ragazzi.
Una mamma sempre sorridente, solare che, sfoderando tutta la sua forza e la sua energia, nonostante la malattia con la quale ha combattuto negli ultimi due anni e mezzo, è riuscita fino alla fine a trasmettere il suo ottimismo innato e il suo amore per la vita ai suoi figli e alle tante persone che la conoscevano e che ora ne piangono la scomparsa.
Marchigiana trapiantata a Montesilvano, Stefania è morta ieri mattina dopo un’ultima battaglia contro un male che però non ha mai spento il suo entusiasmo e la sua voglia di vita. E ieri la notizia della sua scomparsa ha lasciato senza parole tutti coloro che l’hanno conosciuta. Parole di cordoglio arrivano dalla Curi Pescara, dove da più di un anno era impegnata negli uffici amministrativi della scuola calcio tra tesseramenti, modulistica e collegamenti tra società sportiva e famiglie degli iscritti.
Lo dice senza mezzi termini il presidente Alberto Agresta: «È stata una mazzata, faccio fatica a trovare le parole, ci siamo sentiti la scorsa settimana perché dovevamo presentare la domanda per il bonus Sport e salute di cui, ovviamente, si è occupata. Fino all’ultimo è stata sempre presente, lei viveva per i suoi due figli».
«Il tuo sorriso e i tuoi insegnamenti», si legge sul necrologio della società calcistica, «rimarranno per sempre nei nostri cuori e nei ricordi dei nostri ragazzi per i quali ti sei sempre adoperata con massima generosità. Il tuo ottimismo, il tuo essere sempre solare, con quello sguardo così profondo e mai scontato, nascondeva il male che ti tormentava da troppo tempo». Dello stesso tenore le parole e il dolore del Club aquatico, il club di pallanuoto frequentato dai suoi figli e dove lei stessa partecipava in prima persona alle attività, accompagnando per due anni le squadre di bambini guidate dall’allenatore Marco D’Altrui all’Habawaba Festival di Lignano. Il presidente del Club, Riccardo Fustinoni: «È stata una delle prime ad aver sposato il progetto del club, riuscendo a nascondere a tutti anche le difficoltà di salute che stava attraversando, al punto che tutti noi pensavamo che stesse meglio, che avrebbe vinto presto la sua battaglia». Aggiunge l’allenatore D’Altrui: «Una donna positiva, sorridente e piena di energia, appassionata dello sport, sempre affabile e gentile con tutti, pronta a darci una mano per ogni necessità, come in occasione dell’Habawaba Festival di Lignano dove è stata per due anni di seguito accompagnatrice dei bambini». Ma, soprattutto, la morte di Stefania Pezzini ha sconvolto amici e familiari: il compagno Loris De Flaviis, i figli Lorenzo e Tommaso, i genitori Primo e Antonietta, la sorella Roberta, il cognato Stefano e la nipote Sara. In tanti, ieri, nel rispetto delle norme anticontagio, sono andati a salutarla per l’ultima volta nella camera ardente allestita alla casa funeraria di Montesilvano. «Non ci aspettavamo che finisse così», racconta un’amica, «ha sempre affrontato la malattia con coraggio e determinazione, senza mai lamentarsi né raccontare agli altri le sue sofferenze. Anzi, era la prima a mettersi a disposizione per i figli, come rappresentante di classe in tutte le scuole che hanno frequentato, al Piano T a Santa Filomena e adesso alla Tinozzi. Amava la vita in tutto e per tutto e chi l’ha conosciuta la ricorda così».
Oggi alle 15, nella chiesa di Sant’Antonio a Montesilvano, l’addio a Stefania, che viveva per i suoi figli.
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