PESCARA

Pochi aiuti per la disabilità, scatta la protesta in catene. Ferrante: “Pronti allo sciopero della fame” //FOTOGALLERY

23 Dicembre 2024

Si è svolto sotto la neve, in un lungo mattino di gelo, il presidio in catene per i fondi a Vita Indipendente, annunciato nei giorni precedenti e guidato oggi, 23 dicembre, dal responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità Claudio Ferrante.

PESCARA. Si è svolto sotto la neve, in un lungo mattino di gelo, il presidio in catene per

i fondi a Vita Indipendente, annunciato nei giorni precedenti e guidato oggi, 23 dicembre, dal responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità Claudio Ferrante e dal segretario generale della Cgil Abruzzo-Molise Carmine Ranieri. Assieme a loro, con striscioni e bandiere, i disabili dell’associazione “Carrozzine determinate” che, accompagnati dalle loro famiglie, non si sono fatti fermare dalla pioggia e dalle temperature ostili e sono scesi a protestare, coesi, davanti agli uffici dell’assessorato regionale alle Politiche sociali, nella sede di via Passolanciano, a Pescara.

“Vita Indipendente”, spiega Claudio Ferrante, già presidente di “Carrozzine determinate”, “è una legge che abbiamo fatto nascere nel 2012, perché le persone con gravi disabilità non fossero più discriminate e impossibilitate nello svolgimento di attività quotidiane. Ci sono mamme costrette a licenziarsi per stare al fianco dei loro figli e l'assistenza domiciliare garantita da parte dei comuni in Abruzzo è di tre ore settimanali”. Presente anche l’assessore alle politiche sociali, Roberto Santangelo, che ha raccolto l’invito delle associazioni organizzatrici prendendo parte all’intera manifestazione e raccogliendo dure note di biasimo: “non è tollerabile, assessore, che esista una legge come la “Legge mancia”. Non è accettabile, in un paese civile e democratico, che un consigliere regionale possa farsi clientela, raccomandazione, favorendo il voto di scambio. Esistono delle priorità nella politica, anche quando il denaro non c'è: la priorità deve essere data alle persone con gravi disabilità, perché la salute è la cosa più importante che abbiamo”, ha proseguito Ferrante, rivolgendosi direttamente all’Assessore.

Storie di madri e padri di famiglia, di ex campioni dello sport e

di studenti ostacolati dai disagi della malattia quelle che, con dignità, i membri dell’associazione hanno raccontato nel corso della mattinata: “Grazie alla vita indipendente mio figlio, 19 anni, ha iniziato un percorso universitario”, racconta la mamma di un ragazzo con la tetraparesi spastica, “se ci tolgono i fondi, mio figlio questo percorso lo deve interrompere e anche io mi troverò costretta a lasciare il lavoro”; Rocco è invece padre di un ragazzo con una gravissima disabilità: “Voglio solo dire ai politici che dovrebbero vergognarsi, questi soldi sono un nostro diritto e invece ogni anno ci ritroviamo a dover fare l’elemosina”. Si parla di un buco di circa tre milioni di euro utili a finanziare tutte le 680 istanze portate sul tavolo dell’assessorato e garantire ad oltre 300 disabili una vita dignitosa: “Noi abbiamo avuto l’impegno dell’assessore a reperire altri 3 mln di euro per Vita Indipendente. Quello che è successo oggi è profondamente indegno per un paese civile: non si deve arrivare a manifestare con persone disabili sotto la neve, al gelo, per chiedere che venga rispettato un diritto fondamentale”, ha osservato Carmine Ranieri.

Replica immediata dell’assessore Roberto Santangelo, che al termine dell’intervento ha invitato Claudio Ferrante e i sindacalisti della Cgil a salire negli uffici dell’assessorato regionale per discutere assieme di una soluzione pratica per la questione fondi: “Non posso cambiare il passato, ma posso intervenire sul presente ed è quello che sto facendo: l’idea è di spostare le linee di finanziamento e spingere sul fondo sociale europeo, in modo particolare un intervento da 24 milioni di euro, così da mettere Vita Indipendente in sicurezza, nel giro di quattro anni. Noi abbiamo erogato 800 mila euro cui si sono aggiunti 2 milioni, stiamo lavorando per trovare ulteriori risorse e siamo arrivati a fine anno, ma stiamo lavorando per il futuro per inserire Vita Indipendente nei programmi comunitari del fondo sociale europeo, perché cose del genere non debbano più succedere”, ha affermato l’Assessore. Alla proposta, accolta positivamente dalle parti, Ferrante ha risposto puntualizzando, in chiusura: “siamo pronti a bloccare il Consiglio Regionale con un presidio ancora più duro. Sono pronto a incatenarmi e iniziare lo sciopero della fame e della sete se il Consiglio non troverà i fondi promessi.”

LE FOTO DELLA PROTESTA (di Alberto Mutignani)