Marramiero: amici, lavoro e l'amore per il vino

27 Giugno 2010

Il nuovo presidente di Confindustria specchio della generazione dalla mentalità aperta

PESCARA. Riservato, poco avvezzo alla vita mondana, sportivo, ha salutato con savoir-faire il suo predecessore chiamandolo «caro Mauro» e si è insediato alla guida di Confindustra: Enrico Marramiero è il nuovo presidente dell'Unione industriali di Pescara per il 2010-2014 e ha preso il posto del suo amico Mauro Angelucci, da pochi mesi alla presidenza regionale.

Famiglia patriarcale, quella dei Marramiero, come la chiamano nel sito dell'omonima azienda vinicola passata dal capofamiglia Dante ai figli Enrico e Patrizia e in cui svettano le parole «rispetto», «passione» e «attaccamento al lavoro». Domani, l'imprenditore di origine palermitane, ma da sempre a Pescara - casa in centro, 44 anni, sposato e due figli - comincerà il suo primo giorno da faro delle imprese, quelle per cui, quando era a capo delle Piccola industria, si era battuto per la semplificazione amministrativa e l'accesso al credito.

Laura con lode in Economia e commercio alla Luiss di Roma, un curriculum ricco di incarichi, seduto nei cda di società finanziarie e di edilizia e amministratore unico di varie attività di famiglia: Alma C.I.S per la costruzione di impianti speciali, MD per le costruzione civili e industriali, e amministratore dell'azienda che produce vini a Rosciano. 

Il giovane presidente - mentalità aperta, innovativa - tra i promotori del rinnovamento pescarese e dell'opera che ha cambiato il volto della città, il Ponte del Mare, ha iniziato la sua carriera istituzionale nel 1994, in veste di vice presidente dei Giovani imprenditori della Provincia, proseguendo poi come delegato regionale dei Giovani imprenditori e, negli anni più recenti, come vice presidente del terziario avanzato, del comitato energia di Confindustria fino alla vice presidenza dell'Unione.

Anni in cui la scuola di Confindustria ha preparato la futura classe dirigente, gli amici e coetanei di Marramiero, come Deborah Caldora, specchio di una certa Pescara che si riconosce nell'etica del lavoro. «Semplificare per competere», ha detto il nuovo presidente, «troppa burocrazia rischia di non aver futuro», ha proseguto Marramiero nel suo discorso ai colleghi imprenditori: due pagine scarne in cui ha illustrato la sua mentalità, «essere protagonisti sul territorio con la forza dei fatti» l'impegno da qui a due anni per «infrastrutture e logistica, energia e ambiente, credito e finanza, lavoro e politiche sociali». 

Più progetti, ha proseguito il presidente sul solco della continuità con il collega Angelucci. «Il porto e l'aeroporto, i consorzi industriali, lo sviluppo del terziario e dei servizi innovati nell'area metropolitana», ha precisato Marramiero puntando soprattutto al ritorno a un «protagonismo dello sviluppo della Provincia e alla restituzione di una nuova dignità alle imprese». (p.au.)

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