Montesilvano: prostituzione, 8mila euro di multe e 16 Daspo 

Il Comune traccia il bilancio delle misure anti-lucciole. La Comunità di don Benzi ha salvato 10 ragazze

MONTESILVANO. La polizia municipale di Montesilvano ha applicato 16 Daspo, cioè ordini di allontanamento, nei confronti delle prostitute. Parallelamente, sono state elevate sanzioni per quasi 8mila euro nei confronti dei clienti che hanno violato l’ordinanza sul divieto di contrattazione con persone che esercitano l’attività di meretricio. Il bilancio arriva dall’assessore Valter Cozzi dopo la decisione del Comune di sostenere la petizione della Comunità Papa Giovanni XXIII per promuovere una campagna per la liberazione delle donne vittime di tratta e di sfruttamento.

L’attività svolta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi sta dando risultati «eccellenti», fa notare sempre Cozzi. Dieci ragazze sono state salvate dalla prostituzione e sono state ben 385 le donne contattate (tra i 18 e i 28 anni), di cui 36 per la prima volta, 17 i colloqui telefonici, nei soli primi sei mesi del 2018.
L’associazione da quattro anni promuove sul territorio di Montesilvano il progetto “Contro la Tratta”, in convenzione con il Comune. A ognuna delle ragazze è stato fornito il numero verde anti-tratta, reperibile 24 ore su 24. L’associazione ha promosso anche un’opera di sensibilizzazione per diffondere informazioni corrette sul fenomeno e denunciare la riduzione in schiavitù. Nel corso del semestre si sono svolti incontri di formazione e conoscenza con gruppi giovanili e parrocchiali e con il seminario diocesano. Sono stati numerosi i ragazzi del seminario che dopo un incontro di sensibilizzazione hanno deciso di partecipare all’unità di strada.
L'assessore Cozzi parla delle condizioni in cui vengono trovate le donne: «Sono destrutturate, provate emotivamente, affettivamente e psicologicamente, soprattutto a causa di quello che hanno vissuto in strada, ma spesso anche nel Paese di origine, dove possono avere vissuto in condizioni di povertà e disagio».
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