PESCARA
Multe al semaforo illegittime per chi supera la linea d’arresto
Il giudice di Pace su ricorso di un automobilista: i T-red autorizzati a sanzionare solo chi prosegue la marcia con il rosso
PESCARA. «Le multe per il superamento della linea di arresto, elevate attraverso i T-red sono illegittime». A dichiararlo è stato il giudice di Pace di Pescara che ha accolto il ricorso di un automobilista avvocato dopo la contravvenzione del 5 dicembre scorso da 47,80 euro e 2 punti decurtati dalla patente.
Nel verbale, la polizia municipale aveva contestato di aver fermato, al semaforo all’incrocio tra piazza Duca d’Aosta e piazza Italia, in quel momento rosso, l'auto oltre la prima striscia bianca. La violazione riguardava l’articolo 146 comma 2 del Codice della strada, relativo al mancato rispetto della segnaletica orizzontale.
L'avvocato automobilista, Alessandro Ferraro, ha deciso di opporsi alla multa con un ricorso, facendosi rappresentare dal collega Francesco Maria Di Gaetano. E il giudice di pace, Gaetano Marano, gli ha dato ragione. Il funzionamento dei T-Red della città è stato considerato legittimo solo per le violazioni relative al passaggio con il rosso e non per il superamento della linea di arresto.
Il motivo, secondo il giudice, è contenuto negli atti con cui il Comune di Pescara ha autorizzato l’installazione e la messa in funzione dei nuovi T-Red. Ad aprile 2022, la giunta Masci ha potenziato il numero dei semafori a infrarossi già presenti. Secondo il giudice il motivo è contenuto negli atti con cui il Comune di Pescara ha autorizzato l’installazione e la messa in funzione dei nuovi T-Red. Ad aprile 2022 la giunta Masci ha potenziato il numero dei semafori ad infrarossi sul territorio comunale. Oltre ai tre (incrocio tra via Tiburtina e via Stradonetto, tra via Enzo Ferrari e via Michelangelo e tra via Tirino e strada Colle Renazzo) ha deciso di collocarne altri agli incroci tra corso Vittorio Emanuele II, piazza Italia, piazza Duca d’Aosta e via Caduta del Forte e tra via Gabriele d’Annunzio e via Conte di Ruvo. A quell’atto ha fatto seguito un’ordinanza dirigenziale, firmata da Giuliano Rossi a ottobre 2022, che ha normato il funzionamento di tutti gli impianti semaforici con T-Red, anche quello installato successivamente tra via Luisa d’Annunzio, viale Primo Vere e piazza Le Laudi. Come è scritto nel provvedimento, il dirigente ha disposto di rendere funzionanti gli impianti «per la rilevazione automatica delle violazioni alle norme dell’art. 146 comma 3 del Codice della strada per cui lo strumento del T-red è approvato». Ed è questo il nodo che ha portato il giudice di pace ad annullare la multa di Ferraro e a condannare il Comune a rifondere le spese di giudizio per 43 euro, più 139 per il compenso professionale oltre alle spese.
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