«Niente speculazioni in quell’area»

18 Giugno 2014

Confcommercio: bene l’iniziativa di sindaco e governatore, ora riqualifichiamo

PESCARA. «Abbiamo appreso con soddisfazione della priorità espressa dal sindaco di Pescara ,Alessandrini, in merito al futuro delle aree ex-Cofa, plaudendo altresì alla volontà espresso dal governatore regionale D’Alfonso per una eventuale donazione delle superfici in questione - attualmente di proprietà della Regione - al Comune di Pescara». Così Ezio Ardizzi, presidente provinciale di Confcommercio. «Le recenti analoghe azioni operate da Regioni fra le quali Toscana, Emilia Romagna e Lombardia», aggiunge Ardizzi, «confermano la bontà di una soluzione che consentirebbe al Comune di Pescara di disporre, senza ulteriori esborsi di denaro pubblico, di una grandissima opportunità di riqualificazione di aree che rischierebbero altrimenti di restare inutilizzate».

«Da tantissimi anni - addirittura dal lontano 1986 -», aggiunge il presidente di Confcommercio, «la nostra associazione si è interessata del destino di questa importantissima risorsa, suggerendo addirittura fin da allora le migliori soluzioni - applicate poi con successo dagli amministratori dell’epoca - volte al ripianamento delle esposizioni finanziarie del vecchio mercato ortofrutticolo. Quasi quarant’anni di esperienza, che saremmo e saremo ben lieti di poter mettere a beneficio di Comune e Regione, rendendoci fin da subito disponibili ad un incontro-dibattito con sindaco e governatore regionale per poter offrire il nostro contributo di conoscenze e proposte, e poter discutere e verificare insieme le migliori soluzioni per il futuro dell’ex-Cofa. Non a caso, abbiamo di recente interessato anche la facoltà di Architettura dell’università d’Annunzio per “concretizzare” graficamente alcune ipotesi di utilizzo della superficie, sulla quale ribadiamo deve e dovrà essere evitata ogni possibile speculazione in favore della creazione di forti attrattori turistici quali un teatro virtuale, un centro congressi, un planetarium, aree a verde, solo per citarne alcuni».

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