Nuovo asilo e trenta alloggi: via ai lavori a Porta Nuova
Sbloccato l’intervento da 4,8 milioni di euro per realizzare un complesso edilizio in via dei Peligni. L’assessore Sulpizio: «L’opera sarà pronta entro il 2016»
PESCARA. Il Comune mette finalmente mano al problema delle lunghe liste d’attesa negli asili. Lo fa realizzando un complesso edilizio a Porta Nuova che prevede, oltre a 30 case popolari di lusso per il ceto medio, anche un nuovo nido d’infanzia da una ventina di posti. Un evento, considerato che l’ultimo asilo è stato inaugurato a Pescara otto anni fa e che le richieste di iscrizione superano di gran lunga l’offerta. Quest’anno, nonostante il forte calo delle domande, oltre un terzo dei bambini rimarrà fuori dagli asili comunali perché non ci sono posti. L’anno scorso è andata peggio, perché i bimbi esclusi toccavano quasi il 50 per cento.
Il nuovo nido d’infanzia, che dovrebbe essere pronto nel giro di un anno, tra via dei Peligni e via Socrate, fa parte di uno dei più grossi interventi di edilizia pubblica degli ultimi tempi. La spesa prevista è di 4.870.000 euro, finanziata da Stato, Regione e Comune e, nonostante i fondi fossero pronti dal 2010, il progetto non è mai partito. Tre settimane fa il piano è stato sbloccato dal consiglio comunale, che ha approvato una variante al prg necessaria per la realizzazione dell’opera.
Il progetto, elaborato dall’architetto Michela Giammarini, prevede la realizzazione di due palazzine di 4 piani con 30 alloggi di edilizia convenzionata, ossia case popolari di lusso per il ceto medio da cedere in locazione a canone concordato, con relativi spazi di servizio, come parcheggio interrato e locali condominiali. Poi, una terza struttura a un piano per un asilo nido e tre locali comunali a piano terra. Secondo le previsioni dell’assessore alle politiche della casa Adelchi Sulpizio, i lavori dovrebbero partire entro il prossimo dicembre e terminare nel giro di un anno e mezzo.
Ci sono voluti cinque anni per arrivare a questa svolta, dopo un duro lavoro degli uffici, guidati dal dirigente Pierpaolo Pescara e dalla responsabile del servizio Alessandra Di Zio, per rimediare a un pasticcio commesso dalla precedente amministrazione sulla scelta dell’area. La vicenda parte dal settembre 2010, quando l’allora amministrazione decide di partecipare alla selezione regionale per l’ottenimento di fondi statali per la realizzazione di interventi destinati all’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica con risorse dello Stato, delle Regioni, degli enti locali e di altri enti pubblici. Il mese successivo la giunta Mascia approva il programma degli interventi e il relativo progetto preliminare. I lavori vengono inseriti nel Piano annuale delle opere pubbliche. Nel settembre 2012, la Regione notifica al Comune il finanziamento con risorse ministeriali, pari a 1.109.340 euro. Viene sottoscritto un accordo di programma per realizzare l’opera in un’area in via Socrate. Ma nell’aprile del 2013, a seguito delle proteste di alcuni cittadini, si decide di cambiare l’area e così il Servizio edilizia residenziale della Regione interpella il ministero delle Infrastrutture riguardo alla possibilità di rimodulare il programma, individuando una nuova area in via Tirino, apparsa più idonea ad ospitare il nuovo complesso edilizio. La modifica viene accettata, ma la precedente amministrazione, a sorpresa, decide nel gennaio dell’anno scorso di cedere quell’area di via Tirino alla chiesa Evangelica per la realizzazione di un nuovo luogo di culto. Comincia così una difficile ricognizione di altri terreni disponibili, ma senza esito. Si torna, quindi, alla proposta originaria, ossia la collocazione dell’opera tra via Socrate e via dei Peligni. Viene richiesta l’autorizzazione a ministero e Regione che fortunatamente la concedono.
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