Pescara: carte di credito clonate, arresti della Finanza
Operazione in tutta Italia coordinata dalla Procura di Velletri con 15 indagati, sequestri anche a Bologna e Vibo Valentia. Tentata truffa da 500mila euro con un tessera intestata a un arabo
PESCARA. Coinvolge anche l'Abruzzo e in particolare Pescara l'operazione della Guardia di finanza contro l'organizzazione criminale dedita all'uso della carte di credito clonate. Dalle prime luci dell’alba i militari del Nucleo speciale polizia valutaria, in collaborazione con personale dei Comandi provinciali di Bologna, Pescara e Vibo Valentia, stanno eseguendo, su disposizione della procura della Repubblica di Velletri, sette ordinanze di custodia cautelare (agli arresti domiciliari) e denunciando altri 8 indagati. L’indagine è stata avviata su denuncia dell’Ufficio sicurezza della società NEXI s.p.a. (già Cartasì S.p.A), che gestisce il circuito di pagamento con moneta elettronica, con la quale venivano segnalati dei tentativi di pagamento effettuati presso un’azienda di autotrasporti di Pomezia risultati anomali per l’entità dell’importo e l’origine estera della banca che aveva emesso le carte di credito utilizzate. Le perquisizioni effettuate in tutta Italia hanno portato inoltre al sequestro di notebook, smartphone e tablet. Secodno quanto emerso, in una circostanza la gang aveva provato ad eseguire, presso un rivenditore di auto, un pagamento da 500mila euro con una carta intestata ad un cittadino degli Emirati Arabi.