Pescara, distrutta la corona di alloro per le vittime delle Foibe
Sconcerto e condanna del sindaco e del presidente del Consiglio comunale: "E' un chiaro atto di vandalismo, intolleranza e vilipendio"
PESCARA. E' stata distrutta la corona di alloro che solo qualche giorno fa è stata deposta in piazza Martiri Giuliano Dalmati in occasione del Giorno del ricordo delle vittime delle foibe. Per il sindaco Carlo Masci, che ha con una nota diffuso la notizia, si tratta di "un atto ignobile che testimonia purtroppo eloquentemente la pochezza umana e il deserto culturale di chi si abbandona a gesti di violenta intolleranza come questo".
Non una bravata dunque, ma un atto di vandalismo per il quale sia il sindaco che il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli esprimono sconcerto e condanna: "Ciò che è accaduto è il frutto perverso del furore ideologico-politico che, attraverso negazionismo e revisionismo, avvelena la condivisione di una tragedia del Novecento. Ne abbiamo avuto riprova in occasione della dedica di un giardino alla memoria di Norma Cossetto, con gratuiti e virulenti attacchi verbali all’Amministrazione comunale e la consueta dose di distinguo antistorici, e attraverso il rinfocolamento mediatico, proprio in questi giorni, delle insinuazioni sugli infoibamenti".
Masci e Antonelli annunciano che oggi riposizionano la corona di alloro "con un valore simbolico ancora più alto". E si augurano che le telecamere di sorveglianza consentano di individuare al più presto gli autori di quello che considerano "un grave e inescusabile oltraggio alle vittime e ai loro familiari, alla memoria storica e, un palese vilipendio, considerato che il Giorno del ricordo è una ricorrenza istituita per legge".