Pescara, faceva prostituire la figlia di 12 anni: condannata e arrestata
Diventa esecutiva la pena di 9 anni e tre mesi. La donna avrebbe sfruttato la figlia per procurarsi anche i soldi per il Bingo
PESCARA. Ha costretto la figlia di 12 anni a prostituirsi, ora la giustizia le fa pagare il conto: 9 anni e tre mesi di reclusione, oltre alla perdita perpetua della patria potestà. Si chiude così il capitolo della mamma di 52 anni che due anni e mezzo fa venne arrestata (e in seguito rilasciata) per prostituzione minorile. La donna L.I.A., è stata riarrestata dalla polizia in esecuzione della sentenza emessa il 4 maggio 2016 dal Tribunale di Pescara, confermata dalla Corte d’Appello dell’Aquila e resa definitiva dalla Corte di Cassazione il 5 dicembre 2018.
I fatti risalgono a luglio di otto anni fa e la indagini della squadra mobile consentirono di accertare come la donna, in diverse occasioni, induceva la figlia 12enne a prostituirsi in cambio di denaro. Denaro che sarebbe servito sia per le necessità quotidiane, sia perché la donna giocava a Bingo. Una storia di degrado sociale in cui rimasero coinvolti un vicino di casa di 92 anni e un 18enne di Montesilvano con problemi comportamentali.