Pescara, impiegato di banca rapinatore per disperazione
E' lui il bandito solitario che ha messo a segno il colpo alla Bper di viale Bovio. Aveva bisogno di soldi per motivi familiari e di salute. Confessa e fa recuperare parte della refurtiva
PESCARA. E' un impiegato di banca il rapinatore solitario che tre giorni fa (mercoledì 2 gennaio) ha messo a segno il colpo nella filiale della Bper in viale Bovio. I carabinieri lo hanno arrestato dopo che nella sua abitazione hanno trovato parte della refurtiva 1.690 euro su 2.280), il taglierino e gli indumenti utilizzati nella rapina.
L'impiegato lavora in una banca diversa da quella rapinata, ha 50 anni, ed è al suo primo guaio di natura penale (risulta incensurato). Le sue iniziali sono M.F. Dietro il suo gesto vi sarebbero un problema familiare e motivi di salute. Aveva bisogno di soldi, e la rapina l'ha commessa per disperazione. Quel giorno è entrato nella Bper di viale Bovio travisato con il passamontagna, e si è fatto consegnare dal direttore e da un impiegato il denaro riuscendo poi ad allontanarsi a piedi. I carabinieri sono arrivati a lui grazie anche alle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza dell’istituto di credito. L'impiegato di banca, una volta vistosi scoperto, ha confessato. E ha collaborato con gli investigatori consentendo loro di recuperare anche il passamontagna della rapina, che aveva gettato in un cassonetto di rifiuti.