Pescara, l'ex Enfap-Uil ridotto a discarica e rifugio per disperati
Il complesso edilizio, sulla riviera nord, trasformato in immondezzaio e riparo di fortuna. Dieci extracomunitari sono stati fermati, due accompagnati in questura. Per gli altri otto scatta l'accusa di occupazione abusiva di edificio pubblico
PESCARA. L’edificio dell’ex Enfap-Uil, sulla riviera nord, occupato da una decina di extracomunitari che l'avevano adibito ad abitazione di fortuna tra montagne di rifiuti e sporcizia. Questa la scoperta di stamane del nucleo operativo antidegrado della polizia municipale, coordinato dal comandate Carlo Maggitti e alla guida del maggiore Palestina, nell’ambito delle operazioni antidegrado disposte dall’amministrazione comunale. All’interno del complesso edilizio sono stati trovati materassi, valigie, vestiti e il necessario per cucinare, ma anche tonnellate e tonnellate di spazzatura e sudiciume.
Calcinacci, pezzi di vecchi computer, sedie, scrivanie e tavoli rotti, addirittura kajak e un’infinità di oggetti di altro genere: sembra di vedere una vera e propria discarica. Dal primo report del gruppo emerge che sono state fermate dieci persone, due delle quali accompagnate in questura per procedere all’identificazione e alla verifica della validità dei documenti di soggiorno, gli altri otto sono stati denunciati con l’accusa di occupazione di edifici pubblici. Attiva ha già provveduto a smaltire i rifiuti all’esterno. Ora sarà necessario un lavoro gravoso per ripulire l’interno dei luoghi riacquisiti dal Comune, che dovranno subito essere messi in sicurezza per evitare che l’occupazione dei locali si ripeta nel futuro.
@RIPRODUZIONE RISERVATA