Pescara, metà dei candidati diserta il concorso per spazzini
Solo 15 i partecipanti alle prime prove per essere assunti nell’azienda Attiva. Il direttore Del Bianco: «Forse alcuni non avevano i requisiti richiesti nel bando»
PESCARA. Sui 36 candidati che ieri si sarebbero dovuti presentare per la prova pratica, in via Della Torretta, sono arrivati in 15: meno della metà. Il 58% ha disertato la prima fase della selezione del concorso, bandito da Attiva, la società municipalizzata che gestisce l’igiene e la nettezza urbana in città, per operatori ecologici di livello 2B. Bando che prevede l’assunzione, per i prossimi due anni, di 20 lavoratori, su un totale di 66 posti messi a concorso tra le varie figure. E ieri è stato il primo giorno di prove per i 392 candidati totali per il livello 2B da operatore ecologico ( i candidati totali per tutti i dieci concorsi sono 701), con un calendario che prevede delle sedute concorsuali fino al prossimo 12 ottobre, con trentasei candidati che quotidianamente verranno messi alla prova. Solo che, se il trend sarà quello di ieri, invece di 392 i candidati totali, alle prove saranno 165.
«Non sappiamo quali possano essere state le ragioni per queste assenze», ha spiegato il direttore di Attiva Massimo Del Bianco, «ipotizziamo però che qualcuno non si sia presentato essendosi reso conto di non poter dimostrare di possedere il requisito di aver già lavorato, con le mansioni specifiche, in precedenza». Già, poiché il concorso che è iniziato ieri prevede che il candidato abbia già maturato un’esperienza nel settore, anche di un solo giorno, in società private o in enti pubblici, nel periodo compreso tra il 30 agosto 2013 al 29 agosto di quest’anno, dimostrabile, ai fini del concorso, con il contratto stipulato.
Un requisito essenziale, per il concorso attualmente in atto, «per evitare», ha aggiunto Del Bianco, «le problematiche insorte nella precedente selezione».
«In quell’occasione», ha proseguito il direttore di Attiva, «su più di seimila candidati, solo 46 furono dichiarati idonei». «C’erano persone», ha osservato ancora Del Bianco, «che non avevano mai svolto quel tipo di lavoro. Ora invece i candidati sono già preparati e quelli dichiarati idonei potranno essere inseriti subito». «Non sarebbe possibile», ha continuato Del Bianco, «faccio un esempio, assumere un operatore ecologico con un contratto determinato per un mese pensando anche di doverlo formare. Si perderebbe troppo tempo nell’addestramento».
I contratti previsti da Attiva, infatti, saranno sia a tempo determinato, sia a tempo indeterminato, a seconda delle esigenze dell’azienda. Le aspettative della direzione, tra l’altro, sono alte. «I candidati che si sono presentati oggi (ieri, per chi legge)», ha osservato infine Del Bianco, «sono stati bravi nell’esecuzione delle prove pratiche, consistite nello scaricare bidoni, guidare mezzi dell’azienda, pulire i tombini e altro ancora. Nulla di paragonabile a quanto accaduto l’anno scorso, quando, in un caso, un candidato, alla domanda che chiedeva cosa fosse una presa di forza, rispose stringendo forte i pugni, mentre invece avrebbe dovuto spiegare il meccanismo con il quale le macchine sollevano i bidoni».
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