CULTURA
Pescara, svanisce il sogno di diventare capitale italiana del libro: vince Ivrea
Ma il sindaco Masci non si perde d'animo: "Ci abbiamo provato, ritenteremo il prossimo anno"
PESCARA. Non ce la fa Pescara a diventare capitale italiana del libro per un anno. Oggi (mercoledì 16 febbraio) durante la cerimonia in streaming il ministro della Cultura Dario Franceschini ha proclamato vincitrice la città di Ivrea.
"E' un momento positivo per il libro e per la lettura - ha deto Franceschini - ci sono, dopo anni negativi, dei dati di crescita numerica per le vendite, con molte differenze territoriali, però credo veramente che l'azione migliore sia quella di lavorare attorno alla crescita del numero dei lettori attraverso molte iniziative. Funzionano le fiere dei libri, funzionano le feste, la campagna di promozione e le misure che abbiamo messo in atto, alcune importanti quest'anno come 30 milioni di euro ripetuti due volte, che adesso saranno permanenti, perché le biblioteche acquistino libri da librerie del territorio, la App18, il tax credit librerie. Sono molte misure che vanno a sostegno, ma serve un impegno di tutti. Quindi davvero la Capitale italiana del Libro è un meccanismo virtuoso che, come è capitato per la Capitale italiana della Cultura, crescerà anno per anno".
Queste le otto città finaliste: Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Nola, Pistoia, Pescara e Pordenone. «Ci abbiamo creduto e ci abbiamo provato - ha commentato il sindaco di Pescara Carlo Masci - Pescara capitale del libro è un appuntamento solo rinviato, perché su scala nazionale abbiamo dimostrato la validità del progetto e le nostre grandi potenzialità per la cultura e i grandi eventi». Marino Sinibaldi, presidente di giuria, in apertura di collegamento ha sottolineato quanto le città candidate si siano impegnate nell’elaborare progetti ricchi, moderni e con contenuti innovativi, tant’è che gli incontri frontali si sono tutti protratti ben oltre i tempi che erano stati originariamente destinati all’illustrazione delle proposte. «Vorrà dire che ritenteremo nel prossimo futuro – così il sindaco Masci – perché siamo convinti del nostro lavoro in ambito culturale. Ancora una volta il mio plauso va allo staff comunale che si è adoperato per raggiungere questo risultato».