Più neonati, meno anziani: città giovane

Rispetto al resto d’Abruzzo Montesilvano ha un più alto tasso di natalità e un minore indice di vecchiaia

MONTESILVANO. Una città giovane, o comunque meno vecchia della media abruzzese e in cui si nasce di più che nel resto della regione. Una città dove la popolazione aumenta grazie al saldo migratorio positivo, ma che la mancanza di lavoro, soprattutto per i giovani, non rende un’isola felice rispetto al resto d’Abruzzo. E’ la fotografia di Montesilvano, attraverso i suoi cambiamenti, i suoi trend di crescita e le sue controtendenze rispetto ai territori limitrofi quella scattata nel corso della presentazione del Progetto Fse Abruzzo “Formazione permanente degli operatori sociali - Area minori, giovani e famiglia”, che si è svolta ieri mattina al Palacongressi di Montesilvano. Il corso, realizzato dall’associazione Enfap regionale, l’Azienda speciale per i servizi sociali di Montesilvano, la Fondazione Caritas e la Ladd onlus, ha avuto la durata di 3 mesi ed è stato finalizzato alla formazione e il consolidamento delle competenze degli operatori sociali.

Nel corso della mattina sono stati illustrati una serie di dati che hanno messo in luce diversi aspetti interessanti della città. A cominciare con il dato relativo alla popolazione residente tra i 30 e i 59 anni che si attesta al 46%, ottenendo un +3% rispetto alla media regionale. Montesilvano si caratterizza, inoltre, per un indice di vecchiaia pari alla metà rispetto a quello abruzzese e per un tasso di natalità del 4,16%, in controtendenza rispetto alla media regionale e di gran lunga superiore rispetto agli altri ambiti provinciali – Pescara, ad esempio si ferma a -2,8. Tra le caratteristiche di Montesilvano quella di essere dinamica e in continua trasformazione, anche grazie al costante aumento di popolazione straniera. Infine i dati descrivono una realtà che non fa eccezione in termini di mancanza di lavoro, toccando l’11,64% di disoccupazione con una maggiore incidenza della componente giovanile, pari addirittura al 31,78%.

A commentare i dati il consigliere comunale Daniele Scorrano. «Montesilvano vive una condizione unica in regione», ha sottolineato. «Mi riferisco ai dati demografici dell’Abruzzo, che denotano un valore negativo, sia tra il rapporto natalità e mortalità, con meno 696 unità, ma anche al dato migratorio, pari a meno 197. In controtendenza invece, abbiamo il flusso nella città di Montesilvano con valori di segno positivo, più 47 tra nascite e decessi, ma ancora di più nel flusso migratorio pari a 133 nuovi arrivi. L’arrivo di quasi duecento unità», ha aggiunto, «fa capire che trattasi di nuclei familiari giovani a cui noi come amministrazione dobbiamo dare delle concrete risposte».

L'incontro ha rappresentato anche la prima uscita ufficiale del nuovo assessore alle politiche sociali Mario Nino Fusco. «Apprezzo molto il lavoro portato avanti dall’Azienda speciale del Comune e lo sforzo messo in atto per recuperare fondi e consolidare una rete di collaborazione e dialogo fra enti», ha sottolineato l'esponente della giunta. «La formazione», ha aggiunto, è un aspetto fondamentale per garantire professionalità e assistenza qualificata a chi non è integrato con la società ed, allo stesso tempo, è uno strumento indispensabile per valorizzare gli operatori di settore». Soddisfazione per gli obiettivi raggiunti dal corso è stata infine dimostrata da Giovina D’Ortenzio, presidente del consiglio di amministrazione dell'Azienda speciale per i servizi sociali.

Antonella Luccitti

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