Piccola fortezza a Porta Nuova
Via ai lavori a gennaio, consegna nel 2011. È la prima opera post-sisma.
PESCARA. Una caserma moderna e ecologica per far rinascere la riviera di Porta Nuova. La nuova sede della guardia di finanza sorgerà nell’area dell’ex motorizzazione. Sarà la prima opera pubblica post-sisma e rappresenterà per Pescara, quello che Coppito rappresenta per L’Aquila. «Con la speranza che non si debba affrontare anche noi un evento drammatico come quello del terremoto», sottolinea il colonnello Maurizio Favia. Il progetto della nuova caserma della guardia di finanza è stato presentato ieri dal colonnello Favia, comandante provinciale, e del generale Angelo Antonio Quarato, comandante regionale. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il sindaco Luigi Albore Mascia, il prefetto Paolo Orrei, il responsabile del provveditorato alle opere pubbliche Raffaele Basso e i rappresentanti delle altre forze dell’ordine.
I lavori cominceranno dopo l’epifania. «Il cantiere sarà operativo entro entro il mese di gennaio», spiega Favia. «L’opera dovrebbero essere completata in 500 giorni. Un tempo record che speriamo di ridurre ancora». La nuova caserma non sostituirà il comando di via Cincinnato. Nella nuova sede saranno trasferiti il Reparto operativo aeronavale e il Nucleo di polizia tributaria. Costerà 10 milioni di euro, già finanziati da un apposito stanziamento della guardia di finanza, e permetterà di risparmiare sugli affitti per la sede in via Monti. Il progetto prevede la riqualificazione di un terreno di 7 mila metri quadri. La struttura sarà composta da tre edifici.
Quello principale, su tre piani, ospiterà gli uffici della polizia tributaria e i servizi mensa e ricreativi. Gli altri due edifici saranno speculari. Quello sul lato nord diventerà la sede del Reparto operativo aeronavale. È prevista la realizzazione anche di officine e magazzini, camerate per la sezione maschile e alloggi per i militari di sesso femminile. Nell’edificio sud saranno collocati i servizi di vigilanza e sicurezza, nonché altre camerate per la sezione maschile e altri alloggi. L’edificio nord e sud sono alti quattro piani. Tra loro sorgerà una copertura che avrà due funzioni. La prima è estetica: rappresenterà la continuità architettonica tra le tre strutture.
La seconda è pratica: saranno installati pannelli fotovoltaici che garantiranno la produzione di acqua calda. La nuova caserma sarà dunque ecologica e sarà costruita con metodi antisismici all’avanguardia. «In fase di progettazione si è cercato di coniugare tanto le esigenze di sicurezza e funzionalità della caserma, quanto decorative e architettoniche», spiega ancora Favia. «Un esempio di questo connubio sono le grandi vetrate che caratterizzano la struttura. Hanno il compito di dare luce agli interni della struttura e garantire la sicurezza passiva grazie ai vetri blindati, ma anche di caratterizzarla all’esterno dal punto di vista estetico». Del resto, con la nuova sede le fiamme gialle sperano di raggiungere due obiettivi.
Da una parte costruire una struttura che riqualifichi tutta la riviera sud in continuità con il nuovo ponte del Mare. Dall’altra creare un punto di riferimento per la città: sia garantendo un presidio delle forze dell’ordine in una zona finora scoperta, sia attraverso una sede aperta al pubblico con un ruolo attivo nella vita cittadina. «Con il sindaco stiamo già discutendo sull’opportunità di utilizzare per eventi pubblici la nuova sala conferenze», anticipa Favia. E Albore Mascia raccoglie l’offerta e sottolinea l’importanza dell’opera: «Nascerà in un luogo strategico del territorio, in un’area priva di presidi delle forze dell’ordine e vicino a strutture come il porto turistico, lo scalo del porto canale, la sede della direzione marittima, la riviera, l’università e l’ex Aurum».
I lavori cominceranno dopo l’epifania. «Il cantiere sarà operativo entro entro il mese di gennaio», spiega Favia. «L’opera dovrebbero essere completata in 500 giorni. Un tempo record che speriamo di ridurre ancora». La nuova caserma non sostituirà il comando di via Cincinnato. Nella nuova sede saranno trasferiti il Reparto operativo aeronavale e il Nucleo di polizia tributaria. Costerà 10 milioni di euro, già finanziati da un apposito stanziamento della guardia di finanza, e permetterà di risparmiare sugli affitti per la sede in via Monti. Il progetto prevede la riqualificazione di un terreno di 7 mila metri quadri. La struttura sarà composta da tre edifici.
Quello principale, su tre piani, ospiterà gli uffici della polizia tributaria e i servizi mensa e ricreativi. Gli altri due edifici saranno speculari. Quello sul lato nord diventerà la sede del Reparto operativo aeronavale. È prevista la realizzazione anche di officine e magazzini, camerate per la sezione maschile e alloggi per i militari di sesso femminile. Nell’edificio sud saranno collocati i servizi di vigilanza e sicurezza, nonché altre camerate per la sezione maschile e altri alloggi. L’edificio nord e sud sono alti quattro piani. Tra loro sorgerà una copertura che avrà due funzioni. La prima è estetica: rappresenterà la continuità architettonica tra le tre strutture.
La seconda è pratica: saranno installati pannelli fotovoltaici che garantiranno la produzione di acqua calda. La nuova caserma sarà dunque ecologica e sarà costruita con metodi antisismici all’avanguardia. «In fase di progettazione si è cercato di coniugare tanto le esigenze di sicurezza e funzionalità della caserma, quanto decorative e architettoniche», spiega ancora Favia. «Un esempio di questo connubio sono le grandi vetrate che caratterizzano la struttura. Hanno il compito di dare luce agli interni della struttura e garantire la sicurezza passiva grazie ai vetri blindati, ma anche di caratterizzarla all’esterno dal punto di vista estetico». Del resto, con la nuova sede le fiamme gialle sperano di raggiungere due obiettivi.
Da una parte costruire una struttura che riqualifichi tutta la riviera sud in continuità con il nuovo ponte del Mare. Dall’altra creare un punto di riferimento per la città: sia garantendo un presidio delle forze dell’ordine in una zona finora scoperta, sia attraverso una sede aperta al pubblico con un ruolo attivo nella vita cittadina. «Con il sindaco stiamo già discutendo sull’opportunità di utilizzare per eventi pubblici la nuova sala conferenze», anticipa Favia. E Albore Mascia raccoglie l’offerta e sottolinea l’importanza dell’opera: «Nascerà in un luogo strategico del territorio, in un’area priva di presidi delle forze dell’ordine e vicino a strutture come il porto turistico, lo scalo del porto canale, la sede della direzione marittima, la riviera, l’università e l’ex Aurum».