PESCARA
Pineta dannunziana: via ai lavori per riaprire i comparti danneggiati, 51 alberi da abbattere
Il finanziamento di 79mila euro è inserito nel bilancio di previsione pluriennale del Comune. Prevista anche la potatura di altri 119 esemplari risparmiati dalle fiamme
PESCARA. La Giunta comunale di Pescara ha approvato un investimento di circa 79 mila euro, inserito nell’annualità 2021 del bilancio di previsione pluriennale, per mettere in sicurezza il tracciato di via Pantini, le zone verdi adiacenti e i comparti 3 e 4 della Pineta dannunziana. l'obiettivo è terminare i lavori tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio 2022 in modo da riaprire il cuore verde cittadino, danneggiato dal terribile incendio della scorsa estate.
Il progetto, predisposto dalla struttura tecnica del servizio verde pubblico e parchi, prevede l’abbattimento di 51 alberi danneggiati dalle fiamme: 27 alberi in via Pantini e 24 nei comparti 3 e 4 della riserva, con la potatura di 44 esemplari in via Pantini e 75 alberi nei comparti 3 e 4. Il Comune ha previsto l'installazione di sistemi di dissuasione “palo-corda-palo” e strutture di confinazione per permettere agli utenti di tornare a frequentare gli spazi verdi senza rischi. Per i lavori il Comune precisa che sono state acquisite le autorizzazioni di legge da parte del servizio foreste e parchi della Regione Abruzzo, della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara e del settore qualità dell’ambiente, servizio geologia e siti inquinati del Comune di Pescara. Complessivamente il monitoraggio dei mesi scorsi, eseguito anche con prove di trazione, ha riguardato 400 alberi.
La giunta ha votato anche la presa d’atto delle conclusioni stilate nella relazione consegnata dagli esperti Nevio Savini, Gianfranco Pirone e Dario Febbo, nominati dal sindaco nel gruppo di lavoro chiamato ad analizzare le modalità per procedere alla rigenerazione naturale e ambientale della parte della Pineta dannunziana andata distrutta nell’incendio. Le azioni preliminari inserite nella relazione prevedono la rimozione "usando la massima attenzione e in piena sicurezza" della grande massa di rifiuti (bottiglie, oggetti in plastica etc.) "che durante i sopralluoghi sono stati rinvenuti all’interno del perimetro del comparto 5", per intenderci quello andato totalmente distrutto, oltre che di tutti i ruderi andati a fuoco, che costituivano le strutture dell’ex vivaio. Il Comune inoltre fa sapere che sono in corso le attività di monitoraggio "che andranno avanti per la durata della prima stagione vegetativa, dei germogli e degli eventuali segnali di ripresa di quegli alberi del tutto o in gran parte bruciati (olmi, pini d’aleppo, querce e latifoglie), informazioni in base alle quali si deciderà nel breve periodo a quali fusti rinunciare e quali conservare per favorire la ripresa botanica nel segno della naturalità".
"Stiamo portando avanti con solerzia - ha detto il sindaco Carlo Masci – tutti gli step che avevamo definito nel corso delle riunioni del Comitato per la Pineta dannunziana alla presenza dei tre esperti da me nominati, dei rappresentanti del mondo civile e delle professioni e della associazioni ambientaliste. Si entra dunque nel vivo dei lavori preliminari e di messa in sicurezza che si riferiscono ai siti danneggiati. L’obiettivo è naturalmente quello di rendere il prima possibile fruibili gli spazi verdi ai cittadini. E’ l’impegno che abbiamo assunto insieme al vicesindaco Gianni Santilli e a tutta la struttura tecnica comunale".