ABRUZZO
Possono tornare al lavoro i medici non vaccinati, a Pescara sono in 40
Gli effetti del decreto: sono i professionisti sospesi dall’Ordine perché non protetti dal Covid
PESCARA. Sono una quarantina i medici del Pescarese, sospesi dall'Ordine provinciale perché non vaccinati contro il Covid o perché non hanno concluso il ciclo vaccinale, che da subito, già da oggi, possono tornare in servizio. Soltanto uno di loro è un dipendente dell'Azienda sanitaria, tutti gli altri sono liberi professionisti, specialisti, odontoiatri.
A consentire il loro immediato reintegro, il decreto approvato lunedì dal Consiglio dei ministri che abolisce l’obbligo vaccinale anche per le professioni sanitarie e stabilisce, pertanto, che possano riprendere immediatamente la loro attività nelle corse degli ospedali, negli ambulatori e negli studi, senza dover aspettare la scadenza del 31 dicembre. Alla base della decisione del governo, la curva dei contagi in calo un po’ ovunque, la situazione stazionaria dei ricoveri e, non in ultimo, la grave carenza di personale che in alcune regioni sta mettendo in ginocchio strutture e servizi.
Nella Asl di Pescara l’elenco dei medici senza vaccinazione, nel corso dei mesi, si è andata drasticamente riducendo. A settembre 2021 erano 300 i professionisti della sanità che avevano detto no al vaccino anti Covid: 30 medici, 100 infermieri, 40 operatori socio sanitari e 130 amministrativi operativi negli ospedali di Pescara, Penne e Popoli. E a fronte di 3.275 medici, compresi gli odontoiatri, iscritti all’Ordine di Pescara e provincia. Nel tempo, le liste si sono assottigliate e, dopo gli accertamenti della Asl e dei carabinieri del Nas, in tanti hanno deciso di vaccinarsi. A luglio di quest’anno i medici ancora sospesi e senza stipendio erano 40.
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