Il cantiere sul lungomare sud

PESCARA

Prigionieri del cantiere da 90 giorni, commercianti del lungomare sud sul piede di guerra

Per accedere ai locali la ditta appaltatrice ha concesso solo un passaggio carrabile che conduce al parcheggio attiguo delle attività. Si pensa a una class action

PESCARA. Novanta giorni dall’oscuramento delle attività situate sul lato sud del ponte del mare a causa dei lavori di rifacimento del manto stradale, che impediscono la visuale al transito dei veicoli. Per accedere ai locali la ditta appaltatrice ha concesso solo un passaggio carrabile che conduce al parcheggio attiguo delle attività commerciali.

Il mancato coinvolgimento dei portatori di interesse del commercio pescarese si ripresenta all’indomani delle simili vicende di via Marconi, corso Vittorio etc. A nulla sono valse le richieste al Comune da parte dei titolari dei locali del lungomare sud per istituire apposite misure di sicurezza, come idonei corridoi di transitabilità pedonale, anche al fine di salvaguardare la pubblica incolumità.

“Una condizione estremamente proibitiva”, affermano gli esercenti di Culinary Loft Bistrot e Bibò, costretti ad operare dal 26 agosto. “Con una notevole riduzione della clientela, impossibilitata a raggiungere i punti vendita mediante un accesso diretto”. Ora si pensa a una class action “finalizzata a perseguire le vie legali per quantificare i danni inferti dall’arbitraria delimitazione agli accessi diretti delle attività, senza aver mai interloquito con i titolari, per convenire su soluzioni alternative”.

I negozianti parlano di “un’indifferenza generalizzata dell’amministrazione ai bisogni del comparto che non interpella gli imprenditori per non ledere gli interessi commerciali. La vicenda che ci ha coinvolti mostra chiaramente come tali comportamenti siano un forte dissuasore per gli investitori dell’imprenditoria pescarese, che in una congiuntura economica così critica dovrebbero essere, semmai, accolti e sostenuti”.

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