POPOLI TERME

Truffano prima lo Stato, poi l’Ue: scoperta una frode da oltre 9 milioni di euro

5 Dicembre 2024

Tramite realtà aziendali fittizie i criminali intendevano ottenere agevolazioni su due distinte linee di finanziamento, di cui una relativa al Piano nazionale di ripresa e resilienza

POPOLI TERME. Una frode milionaria ai danni del bilancio dello Stato da 6 milioni di euro, a cui sarebbero dovuti aggiungere altri 3 milioni provienenti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo il tentativo fraudolento di truffa ai danni dello Stato commesso da alcune imprese scoperto dalla guardia di finanza di Popoli Terme nell’ambito dell’operazione “Company back to life”.

Le indagini della guardia di finanza si sono focalizzate su alcune imprese che hanno richiesto fraudolentemente, simulando il possesso dei requisiti richiesti, agevolazioni su due distinte linee di finanziamento. La prima, relativa al “Sostegno alle imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia”, avrebbe dovuto fruttare circa 6 milioni di euro; di questi, la Finanza è riuscita a bloccare l’erogazione del 25%, mentre l’altro 75% era già arrivato nelle tasche dei truffatori.

La seconda linea di finanziamento è invece relativa alle risorse messe a disposizione dall’U.E. per rilanciare il Paese, stimolare la transizione digitale ed ecologica e favorire il cambiamento strutturale dell’economia nazionale, cioè il Pnrr.  Fortunatamente, in quest’ultimo caso gli uomini della guardia di finanza hanno sventato la truffa intervenendo prima dell’erogazione di oltre 3,1 milioni di euro. Inoltre, i militari hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dall’Autorità Giudiziaria di Pescara nei confronti di due società con sede nel capoluogo adriatico. La misura restrittiva è stata emessa per un totale di 2,27 milioni di euro nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Pescara ed ha permesso di porre sotto sequestro parte degli importi illecitamente percepiti il tramite di conti correnti bancari/postali, automezzi, moto e quote societarie di due realtà aziendali.

Requisito necessario per l’ammissibilità ai vari interventi agevolativi era il deposito presso il Registro delle Imprese di almeno due bilanci relativi a due esercizi precedenti alla presentazione della domanda.  Quindi nei mesi di settembre ed ottobre 2023 realtà aziendali fittizie, di fatto operativamente inesistenti, improvvisamente “hanno ripreso vita”, producendo ad hoc documentazione contabile-fiscale funzionale alla richiesta di ingenti finanziamenti comunitari a SIMEST Spa, società che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività.