Prostituzione, la nuova mappa

21 Giugno 2014

La Polfer: d’estate il fenomeno si sposta vicino alla ferrovia

PESCARA. Non più soltanto pineta e lungomare: chi vende il proprio corpo da un po' di tempo lo fa anche in prossimità degli scali ferroviari, sotto i cavalcavia, nei sottopassi.

È lì che si incontrano, lucciole e clienti, e lì che li incontrano gli agenti della Polfer, la Polizia ferroviaria, ogni notte impegnati nei controlli di tutto il tratto pescarese, ed in queste ultime settimane coinvolti anche nelle operazioni anti prostituzione esattamente come fanno gli uomini della questura e gli agenti della polizia municipale.

Solo la notte scorsa sono state tre le donne fermate e sorprese a prostituirsi.

Denuncia a piede libero, violazione del foglio di via, sanzioni nel rispetto dell'ordinanza sindacale in vigore: gli agenti agli ordini del dirigente della Polfer, Davide Zaccone, ascoltano le loro storie ogni notte e prendono provvedimenti per contrastare il fenomeno che prende piede ancor prima della notte fonda, a partire dal pomeriggio. Sulle linee ferroviarie si trovano di solito ragazze giovani, bellissime e disposte a tutto.

Avranno sì e no 18 anni, tutte comunitarie, e tutte consapevoli delle violazioni che stanno commettendo.

Sulla loro stessa strada gli agenti della Polfer incontrano anche transessuali e uomini pronti a fare mercato col proprio corpo.

Le ragazze arrivano prevalentemente dalla Romania e dalla Burgaria, sono bellissime e chi le cerca sa dove trovarle. La prostituzione in prossimità della ferrovia è un fenomeno esploso con la bella stagione, ma presente in maniera ridotta durante tutto l'anno secondo gli uomini della Polfer.

Un punto particolarmente critico, per esempio, è il cavalcavia che si trova subito prima del bivio per San Silvestro, riparato e ritenuto adatto per incontrare i clienti.

Gli uomini di Zaccone lasciano loro una sanzione da pagare, di 50 euro.

Dichiarano di risiedere a Pescara, ma spesso no è vero. Alla vista della multa qualcuna paga, ma la maggior parte no. Spesso, poi, partono segnalazioni alla questura.

Insomma, quella della Polfer è un'attività di lotta alla prostituzione a tutti gli effetti che viene effettuata praticamente ogni notte.

Non di rado si beccano clienti. Uno dopo l'altro, spesso incolonnati, che creano anche disagio e rischi alla viabilità.

Anche per loro sono previste sanzioni. L'ordinanza sindacale prevede che chi viene sorpreso a violare i provvedimenti possa essere sanzionato con multe fino a 500 euro e le stesse prostitute, dopo una serie di sanzioni non pagate, rischiano l'espulsione o il foglio di via obbligatorio.

Paola Toro

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