Provincia Pescara, incarichi per 100 mila euro

Lievita la spesa per le consulenze a marzo. Martorella: sono fondi europei

PESCARA. La Provincia ha speso in un solo mese, a marzo, quasi 100.000 euro di consulenze esterne. Trentuno incarichi che l'amministrazione ha affidato a professionisti, perché tra i 280 dipendenti dell'ente non ci sarebbero lavoratori in grado di ricoprire questi compiti. «Non sono soldi prelevati dal bilancio», ha precisato il presidente Testa, «sono fondi comunitari ricevuti dalla Regione».

Le determine di spesa firmate dal dirigente Tommaso Di Rino riguardano compensi versati ai consulenti nel mese di marzo. Gli incarichi, che partono in alcuni casi da gennaio, sono molteplici. Nel primo elenco figurano due esperti in consulenze per l'autoimprenditoria, pagati ciascuno 2.000 euro lordi, quasi quanto un dirigente assunto da anni; uno specialista in incontro domanda-offerta di assistenti familiari, 2.000 euro; un interprete della lingua dei segni, 512 euro; un educatore professionale, altri 2.000.

Cinque consulenze riguardano invece l'area Specialisti in informazione e accoglienza. Il loro compito, si legge nella determina, «è migliorare la qualità dei servizi che il Centro provinciale per l'impiego eroga ai cittadini e alle imprese». Gli stipendi toccano i 1.800 euro lordi. Fa eccezione l'esperto in coordinamento che ha ricevuto 2.300 euro a marzo.

La Provincia ha avuto bisogno anche di 11 esperti orientatori per indirizzare gli iscritti nelle liste di collocamento alle varie attività lavorative. I loro compensi variano da 2.000 a 2.300 euro.

Sempre al Centro per l'impiego sono stati assegnati 4 specialisti in preselezione e un esperto in non meglio precisate attività specialistiche. Anche in questo caso i corrispettivi si aggirano tra i 2.000 e i 2.300 euro lordi. L'ultima determina riguarda 16 consulenti per l'area Programmazione, gestione e rendicontazione dell'ente. I loro stipendi sono più alti dei colleghi indirizzati in altri settori. Le buste paga indicano importi tra i 2.500 e i 3.125 euro lordi. Tutti incarichi indispensabili, secondo l'assessore al lavoro Antonio Martorella. «Chi ci aveva preceduto aveva fatto 46 contratti a tempo determinato», ha spiegato, «ma la nostra amministrazione ha preferito fare una politica diversa, affidando incarichi professionali per evitare di creare illusioni di una stabilizzazione futura. Stabilizzazione che avrebbe avuto pesanti costi nel bilancio». I 97.487 euro utilizzati dalla Provincia per le consulenze di marzo derivano invece dal Fondo sociale europeo. «Si tratta», ha concluso Martorella, «di 3,5 milioni versati dalla Regione per gli anni 2007-2013 vincolati per l'occupazione».

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